Secondo alcuni utenti, FIFA 21 avvantaggerebbe chi acquista in-game. Partita la denuncia contro EA, che dovrà ora difendersi.
I videogiochi free-to-play sono diventati popolarissimi in questi ultimi anni e, dietro, hanno una politica semplice quanto ingegnosa: offrire gratuitamente il prodotto per invitare a fare acquisti in-game. Non è di certo questo il caso dei titoli FIFA, le cui copie costano un prezzo non indifferente a tutti gli appassionati.
Tre giocatori, Pranko Lozano, Jason Zajnoc e Daniel Williams, come riporta Comicbook, hanno però ora accusato EA Sports di utilizzare delle “pratiche ingannevoli” per incoraggiare gli acquisti nella tanto dibattuta modalità FUT di FIFA 21.
Già da tempo si discute sulla morale, la distribuzione e la validità del sistema di carte di EA Sports per il gioco, ma ora l’accusa è pesante e porterà delle conseguenze.
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FIFA 21 accusato, EA chiamata a difendersi
L’accusa sostiene che il videogame induca i giocatori ad acquistare alterando la difficoltà a seconda che l’acquisto sia stato fatto o meno. Il ragionamento fatto da EA sarebbe quindi questo: non si riesce a vincere una sfida ostica? Per superarla è allora necessario comprare dei pacchetti FUT.
“All’insaputa di molti, EA utilizza tecnologie per controllare la difficolta” la tesi dell’ accusa ” Queste tecnologie utilizzano la previsione e l’intervento euristico per dettare o persino influenzare i risultati, mantenendo così i giocatori più coinvolti. Questo porta ad un ciclo che si autoalimenta, portando ad acquistare pacchetti nella speranza di ottenere giocatori migliori ed essere più competitivi”.
Come in qualsiasi altro videogioco, i valori per diverse caratteristiche come contrasti, passaggi e velocità possono variare; tutto questo potrebbe dettare la variazione.
EA smentisce categoricamente quest’accusa, dichiarandole “travisanti” delle loro iniziative; in ogni caso, la questione è ormai legale ed un giudizio definitivo verrà dato.
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Tutto questo poco tempo dopo che un calciatore del calibro di Zlatan Ibrahimovic aveva accusato la società di non avere i diritti per includerlo nel videogioco. Un periodo non facile per EA, che continua comunque ad incassare grazie agli acquisti in-game, registrando la cifra di $ 1 miliardo.