Quale miglior campo se non quello dei videogiochi per innovare? Anche in tema di pubblicità, nello specifico guerrilla marketing, l’industria del gaming non smette di stupire in quanto a innovazione e utilizzo della tecnologia.
I droni tornano a far parlare di se, e lo fanno posizionandosi in un campo tra i meno “innovativi”: quello delle pubblicità. Tra cartelloni, spot televisivi, su smartphone, tablet o PC, esiste però una nicchia, la cosiddetta guerrilla marketing, dove vengono sfruttati metodi “alternativi” per pubblicizzare un prodotto o servizio. Questa volta al centro ci sono i videogiochi e, nello specifico, il popolarissimo mobile gaming Candy Crush. Per pubblicizzare il gioco sarebbe infatti stati sfruttati ben 500 droni, impegnati in una coreografia incredibile nei cieli di New York.
Esatto: una pubblicità di Candy Crush con 500 droni. Questa volta, a differenza di quanto avvenuto nel 2021 con l’installazione dedicata a Vincent Van Gogh e 600 droni, in quel della Cina, non ci si è concentrati su opere d’arte o composizioni particolarmente chic, quanto più su una mera e semplice operazione pubblicitaria. Il 3 novembre si è infatti consumato un vero e proprio spettacolo, organizzato dall’agenzia Pixis con ben 500 droni e luci a LED per creare giochi di luce e animazioni di vario tipo.
Come è avvenuto lo spettacolo di droni a Manhattan
I droni, partiti dal New Jersey, si sono posizionati sullo stato di New York, a Manhattan, nel cuore pulsante della Grande Mela. Sempre Pixis aveva organizzato uno spettacolo simile nel mese di giugno, volto a promuovere la stagione NBA con una performance mozzafiato sul fiume Hudson. Sempre in tema di flash mob di droni, anche Hyundai, a marzo 2021, aveva organizzato uno spettacolo gigantesco, composto da ben 3.300 droni – il più grande realizzato nella storia con questo tipo di gadget.
Non sono mancano tuttavia le polemiche, su tutte il senatore newyorkese Brad Hoylman, il quale ha ritenuto “oltraggioso” il modo in cui le compagnie – private – possano appropriarsi, seppur momentaneamente, dei cieli del capoluogo di New York. Si è infatti prodigato per chiedere una legislazione in merito alla questione, rendendo più stringente la possibilità di organizzare spettacoli di questo genere.