Per l’immersività si fa di tutto. Questo team ha scomodato il rumore più spaventoso mai prodotto dall’uomo ed è perfetto.
Perché un videogioco riesca è necessario che tutti gli elementi lavorino insieme. Tra questi ci sono ovviamente gli elementi visivi ma non va dimenticata la colonna sonora. Soprattutto per quelli che sono videogiochi horror, l’audio immersivo diventa fondamentale per una esperienza che sia totalmente coinvolgente e credibile.
E un team di sviluppo ha deciso di scomodare il suono più spaventoso che sia mai stato prodotto da un essere umano per creare l’atmosfera del suo nuovo titolo horror. Un rumore che non è solo spaventoso in senso assoluto ma è anche perfettamente in linea con la tematica principale del titolo in cui è stato inserito.
Nel passato dei videogiochi horror abbiamo avuto molto spesso team di sviluppo che si sono lasciati ispirare o dalla mitologia occidentale o dalla mitologia dell’Estremo Oriente. È bello quindi, innanzitutto, quando un team di sviluppo invece decide di andare da tutt’altra parte e di darci una esperienza che si sposta, letteralmente, dall’altra parte del mondo. Il team di sviluppo in questione è Nyctophile Studios.
Questo gruppo di developer ha deciso di creare il proprio universo narrativo, mescolando le atmosfere tipiche degli horror (e quindi molti angoli bui, molti luoghi in cui doversi nascondere, cose da fare di corsa per non diventare il pasto di qualcuno o di qualcosa), con una abbondante dose di mitologia azteca.
Il risultato è Death Relives. Le divinità sanguinarie di questo antichissimo popolo rivivono e si trasformano in nemici da cui occorre fuggire il più rapidamente possibile. Anche perché, e di nuovo siamo nell’ambito dell’horror, non ci sono superpoteri per il protagonista.
Solo un po’ d’astuzia per riuscire a risolvere gli enigmi prima di essere trovati. La storia di per sé ricorda alcune parti di Resident Evil con un salvataggio in extremis da compiere. Ma forse quello che ci stregherà, in tutti i sensi, di questo gioco è il suono che è stato inserito e che aiuta a produrre le grida dei nemici che Adrian, il protagonista, incontra. Un suono che è stato prodotto da un oggetto atzeco noto come Ehecachichtli, il fischio della morte.
Il suono che produce questo oggetto si dice fosse utilizzato sia durante i sacrifici umani sia in battaglia per spaventare i nemici. All’interno dell’economia di Death Relives decisamente serve per immergerci nella atmosfera del gioco. Un titolo che è previsto in uscita alla fine di quest’anno o all’inizio dell’anno prossimo e che sarà disponibile su Steam (questo horror su Steam invece c’è già!) e su entrambe le console PlayStation. Il team di sviluppo di Death Relives è infatti partner Playstation.
Il gioco, secondo le parole dei suoi stessi sviluppatori, è ispirato a tutta una serie di titoli molto famosi. Tra questi ci sono Resident Evil ma anche Alien: Isolation, per le sensazioni derivanti dall’essere non cacciatore di qualcosa ma preda che deve riuscire a sopravvivere.
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