Acer, subito grave attacco hacker: a rischio i dati dei clienti?

Acer ha registrato un violento attacco hacker che le ha provocato dei danni ingenti. Che tipo di problemi dovrà affrontare adesso?

Quando si verifica un attacco hacker, al di là del fatto che sia stato rivolto ad una compagnia o ad una singola persona, non è mai una bella situazione. Nella maggior parte dei casi non sono pochi i dati che vengono persi a causa di questa circostanza, che come potreste immaginare diventano sempre più difficili da affrontare visto e considerato che, come sappiamo molto bene ormai, l’obiettivo dei cybercriminali è ottenere più dati possibile.

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L’attacco hacker è stato molto più pesante del previsto – Videogiochi.com

E purtroppo non è un tipo di azione che non gli riesce, tant’è che Acer stessa sta “assaporando” il brutto momento proprio sulla sua pelle. Dopo aver confermato di aver subito un attacco hacker di gravità notevole, ha anche affermato che sono stati sottratti diversi dati interni non indifferenti. Inizialmente non si capiva quante informazioni fossero state rubate, ma in seguito tutto è diventato molto più chiaro di quel che in realtà sembra che fosse: è una vera e propria tragedia.

Acer perde tutti i suoi dati: 160 GB di file allo sbaraglio

Ad occuparsi di questo colpo informatico è stato Kernelware, che ha messo in vendita un archivio di 160 GB contenente ben 2.869 file organizzati in 655 cartelle, ovviamente di proprietà di Acer. Non pare che ci siano dei veri e propri dati personali, tuttavia sono presenti dettagli come slide e presentazioni riservate, manuali tecnici riservati allo staff, dati sull’infrastruttura backend, documenti prodotto riservati, product Key digitali sostitutive, file immagine WIM, WSD e ISO, componenti BIOS e File ROM.

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Attenti a quali piattaforme visitate, potrebbero essere dannose per voi – Videogiochi.com

L’hacker, tempo dopo, ha pensato di divulgare alcune foto dei file per dimostrare che effettivamente li avesse rubati, per poi allegare anche una guida dimostrativa per poter indicare in che modo comprarli. Pretende che il pagamento venga effettuato tramite la criptovaluta Monero, e soltanto tramite un intermediario che se ne occupi al posto suo.

La buona notizia in tutto questo è che il cybercriminale, a detta di Acer, sembra che non sia riuscito a rubare dei file importanti inerenti agli utenti. Rimane soltanto da capire in che maniera agirà la società adesso che ha subito questo brutto colpo, specie perché era da ben due anni che non ne registrava uno come questo. Riuscirà a riprendersi con successo?

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