Si urlano a gran voce le dimissioni del CEO di Activision-Blizzard. Ben 500 sono i dipendenti che si schierano a favore di questo
Di certo una notizia che rivela un problema importante all’intento della compagnia Activision-Blizzard. Si tratta di una vera e propria petizione, che riporta la firma di ben 500 dipendenti. Ai danni del CEO della compagnia, è oggetto di una recente analisi che ha portato a galla numerosi episodi di molestie sul lavoro.
Ecco che, all’intento dell’organico dell’azienda, arrivano diverse voci che urlano all’unisono il nome del CEO Bobby Kotick per una sua uscita e le conseguenti dimissioni. Un numero impressionante, ben 500 sono i dipendenti che non accettano più di sopportare oltre tutto ciò. Ecco che quindi si ergono contro un sistema malato e completamente fuori da ogni logica. Le lamentele arrivano da studi di sviluppo di un certo livello quali Activision, Blizzard, King, Infinity Ward, Raven Software, Toys For Bob.
Activision-Blizzard, il CEO non è più in grado di rappresentare i dipendenti
“Noi, i sottoscritti, non abbiamo più fiducia nella leadership di Bobby Kotick come CEO di Activision Blizzard. Le informazioni che sono venute alla luce sui suoi comportamenti e le sue pratiche nella gestione delle nostre aziende vanno contro la cultura e l’integrità che richiediamo alla nostra leadership – e sono direttamente in conflitto con le iniziative avviate dai nostri colleghi…”. La petizione firmata dai dipendenti parla chiaro. Non riescono più a vedere nel CEO una figura che possa rappresentarli appieno.
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California Department of Fair Employment and Housing, questo l’ufficio incaricato di constatare cosa c’è che non va nelle politiche interne dell’azienda. Dall’inizio di tutto il 20 luglio, si vocifera di dipendenti di alto profilo fatti fuori dall’azienda proprio a causa di queste denunce di molestie. Addirittura Jen Oneal aveva presentato le sue dimissioni a causa della disparità di salario rispetto alla controparte maschile. In seguito, dopo la sua volontà di uscire, le è stato proposto un contratto identico. Cosa accadrà adesso?