Continua il problema della libertà di parole per esprimere il proprio parere nel mondo dei videogiochi: ora ci sono dei cambiamenti che potrebbero rivoluzionare il settore intero.
E’ un tema tra i più dibattuti di sempre, dall’alba dell’umanità. Per alcuni è un bene inviolabile che bisogna proteggere sempre e ad ogni costo, senza alcuna barriera o limitazione, dato che nel momento esatto in cui vi si pone un limite ecco che man mano le cose peggiorano e si finisce inevitabilmente per vivere in una società fatta di oppressione e di brutalità.
Per altri invece bisogna assolutamente provi un limite, per diversi motivi. Ad esempio perché ci sono persone che hanno delle idee pericolose o delle posizione su alcuni temi che metterebbe a rischio tutti gli altri. O molto più semplicemente perché il fatto che diano pareri su argomenti di cui non sanno nulla e che richiedono competenze specifiche per essere compresi del tutto significa regredire e fare errori madornali.
Stiamo parlando ovviamente della libertà di espressione e in qualche modo di pensiero. Libertà totale oppure controllata? Per ogni tema o solo in alcuni ambiti? Le domande sono tante e le risposte altrettante. Lasciando da parte la sociologia, la politica e la filosofia da parte, però, questo tema torna a farsi caldissimo più che mai nel mondo dei videogiochi, con un cambiamento che riguarda alcune recensioni che le persone lasciano online.
Negli ultimi anni l’accesso al web e il fatto che tutti possano accedere ai social network, alle piattaforme di distribuzione dei videogiochi e agli aggregatori di voti ha fatto nascere il fenomeno del review bombing: tante persone che si organizziamo e mettono 0 o al massimo 1 come voto a un videogioco che si è macchiato di qualche presunto crimine. Un vero problema che mina l’oggettività e in certi casi crea problemi economici a publisher e sviluppatori.
La Federal Trade Commission, la famosa FTC che ha esaminato l’acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microft, ha emanato una nuova serie di norme che riguardano le recensioni, andando ad attaccare il review-bombing. E a proposito di bombardare ecco il sequel di Space Marine 2.
Infatti si sta parlando di far rientrare questo tipo di recensione nella categoria delle “recensioni false o falsificate dei consumatori”. E quindi colpevoli di mettere tanta pressione sugli studi di sviluppo, i publisher e persino i giornalisti. Se applicata alla lettera, questa sentenza della FTC relega il review bombing al passato, dato che identifica questo tipo di recensione come un qualcosa di illegale e dannoso.
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