Addio ad Intel e AMD, Russia crea proprie CPU da Gaming: ecco Elbrus

In Russia essere un giocatore su PC è un po’ più complicato che altrove, soprattutto adesso che i principali produttori di componenti hanno bloccato le vendite, ma la produzione di CPU anche per il gaming al 100% russe prosegue. Se siete curiosi di sapere che cosa sono in grado di fare i prodotti Elbrus ecco alcuni dati da un test benchmark.

La guerra in Ucraina ha portato ad una rapida riscrittura di molti rapporti commerciali che comprendono anche, cosa che era abbastanza prevedibile sin dall’inizio, la componentistica interna dei PC. Del resto stiamo parlando di un Paese che ha sostituito rapidamente, anche se non sappiamo con quali risultati organolettici, la più grande catena di fast food del pianeta con una completamente homemade.

cpu russe
CPU (videogiochi.com)

Ma le componenti interne di un PC non sono facili da mettere insieme come gli ingredienti di un hamburger e presuppongono non solo capacità tecniche ma disponibilità di impianti e di materie prime per arrivare dall’idea al prodotto finito. In Russia esistono da tempo alcune linee di processori che si affiancano a quelli più universalmente conosciuti. Tra questi ci sono le linee Elbrus e i Baikal. Su un canale YouTube russo è stato di recente pubblicato proprio un esame approfondito della elbrus-8SV.

CPU da gaming made in Russia, come si comporta la Elbrus?

Il modello elbrus-8SV è la versione aggiornata e il successore spirituale del modello 8S di cui riesce a raddoppiare le performance. Se infatti il modello 8S era dotato di 8 core ciascuno dei quali raggiungeva 1.3 GHz, il modello 8SV contiene lo stesso numero di core ma ciascuno dei quali è in grado di pompare 1,5 GHz di potenza. A questa velocità si aggiunge anche una cache condivisa L3 da 16 MB tra i diversi core che arrivano quindi ad avere 2 MB ciascuno.

test benchmark cpu russa
CPU PC (videogiochi.com)

Un altro miglioramento rispetto al modello 8S riguarda la gestione delle DDR che passano dal modello DDR3-1600 al modello DDR4-2400CC. Messa a confronto con la fascia media e medio alta di altri prodotti è chiaro che si tratta di un processore che ha diversi limiti. Limiti che sono emersi in particolare nel momento in cui il chip, montato all’interno di una macchina su cui girava il sistema operativo proprietario russo di nome Astra e basato su architettura Linux, è stato provato con alcuni videogiochi.

Una CPU da gaming buona per Tetris?

I test di gioco sono stati effettuati costringendo la macchina su cui era montata la elbrus-8 SV a far girare Morrowind e S.T.A.L.K.E.R.: Call of Pripyat. Con The Elder Scroll, nonostante un framerate un po’ ballerino, le performance si sono attestate circa intorno ai 50 FPS anche se si sono registrati picchi fino a 200 FPS. Peggiore in maniera evidente l’esperienza con S.T.A.L.K.E.R. il cui framerate è sceso fino a 10 FPS e addirittura ci sono registrati dei blocchi. Da parte di MCST, ovvero il Moscow Center of SPARC Technologies, arrivano già però le prime informazioni riguardo la versione 16C, un chip a 16 nm con 16 core fatti correre ognuno a 2 GHz.

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