Mentre tanti si accapigliano su quanto i videogiochi, alcuni almeno, siano politicizzati e portino avanti fantomatiche agende di gruppi segreti c’è chi fa davvero politica. Dentro Fortnite.
I videogiochi stanno diventando terreno fertile anche per scontri politici vari e variegati. C’è chi per esempio sottolinea come non si dovrebbero infilare tematiche politiche all’interno dell’intrattenimento interattivo.
C’è però anche chi invece fa notare che comunque, già a partire dal punto di vista che i developer scelgono, c’è un po’ di politica che poi può essere più o meno accentuata in base ad altre scelte. Quello che ancora non avevamo visto era qualcuno fare letteralmente campagna elettorale dentro Fortnite. La libertà creativa che si trova dentro l’isola di Epic Games ha permesso questa prima volta.
Dentro Fortnite per parlare ai gamer
Se sia o meno una buona idea probabilmente lo scopriremo solo dopo che si sarà realmente votato. Per ora la scelta del team che si occupa della candidata alle presenziali americane Kamala Harris di creare una mappa all’interno di Fortnite chiamata Freedom Town sta decisamente polarizzando la discussione.
Ma non è l’unica mossa che i democratici stanno sfruttando per arrivare a una parte di elettorato che potrebbe essere fondamentale e, allo stesso tempo, sentirsi messo da parte: i videogiocatori. Quei videogiocatori che fanno parte forse per la prima volta anche del popolo votante. Freedom Town è una mappa di Fortnite a tutti gli effetti e è stata costruita per essere per prima cosa divertente da esplorare.
Usare Fortnite è chiaramente un modo per toccare da vicino moltissimi possibili elettori andando lì dove quegli elettori si ritrovano per la maggior parte del loro tempo, lontano dalla TV e anche lontano dai social a meno che non siano Twitch e TikTok (dove comunque i democratici sono arrivati per altre vie).
Chi è contrario a questo genere di attività sottolinea come forse ai videogiocatori non interessi avere della politica all’interno dell’unico posto in cui di politica si può non parlare e poi c’è ovviamente chi tende a guardare dall’alto in basso il popolo di Fortnite (un popolo che asfalta qualunque altro tentativo di multiplayer).
Di certo legare i videogiochi alla politica in questo modo può sembrare un azzardo o una mancanza di rispetto per la sacralità di quello che è il voto come espressione della sovranità popolare ma è anche il riconoscimento della potenza di Fortnite oltre il semplice videogioco. Quella trasformazione quindi in una piattaforma a 360 gradi che poi è lo scopo finale che Epic Games si prefigge da molto tempo. Uno scopo che ha visto un videogioco trasformarsi in un palcoscenico virtuale per concerti ed eventi e che adesso diventa un altro palcoscenico per argomenti più importanti.
Se qualcuno avesse curiosità di provare com’è la mappa creata dentro Fortnite per Kamala Harris il codice da inserire all’interno di Fortnite creative è il seguente: 733155366547. E se vi entusiasma l’idea ci sono almeno altre otto mappe dedicate proprio alle prossime elezioni americane da esplorare con easter egg a tema.