Perseverance, il rover della NASA impegnato in attività di esplorazione su Marte, continua le sue indagini nell’area del cratere Jezero: la zona, rocciosa, ricca di arenaria, un tempo era sommersa dall’acqua ed i suoi potenziali e numerosi obiettivi promettono di consentire il recupero di materiale fondamentale per una comprensione sempre più chiara delle caratteristiche essenziali del Pianeta Rosso e della sua storia evolutiva. Scopriamo i dettagli.
La base é stata battezzata Yori Pass e si trova nelle immediate vicinanze di un antico delta fluviale marziano. Ed é vicino all’area del cratere Jezero, all’interno della quale il rover della NASA, Perseverance, é attualmente impegnato in attività di esplorazione, di indagini e di analisi di materiali e reperti dall’importante potenziale conoscitivo.
Sono 14, al momento, i campioni prelevati dal rover e, prima di spostarsi di circa 230 metri verso Sud-Est per raggiungere l’area definita “Observation Mountain”, ovvero un’increspatura di sabbia formatasi all’interno di un agglomerato di dune, Perseverance dovrà effettuare un ultimo carotaggio.
E così, dai prelievi di arenaria e di rocce sedimentarie a grana fine, il rover della NASA si occuperà di prelevare i primi campioni di regolite presso l’increspatura, ovvero di roccia frantumata mista a polveri. Anche questi materiali entreranno a far parte dei reperti che l’Agenzia Spaziale intende riportare sulla Terra per uno studio accurato ed approfondito attraverso l’ambiziosa missione “Mars Sample Return”.
Mars Sample Return: appuntamento con l’avvio della missione al 2028
La NASA, in collaborazione con ESA, prevede di lanciare il progetto di Mars Sample Return nel 2028 e di concluderlo entro l’anno 2032. L’ambizioso progetto dell’Agenzia potrà consentire per la prima volta nella storia dell’umanità di portare volontariamente sulla Terra rocce prelevate su un pianeta extraterrestre e di effettuare su di esse studi di tipo geologico, senza che siano state compromesse, alterate o contaminate dal tempo e dalle radiazioni, come nel caso dei meteoriti giunti fino a noi a partire da miliardi di anni fa.
La missione prevede l’invio su Marte di 3 diverse tipologie di mezzo, ovvero un nuovo rover, un nuovo lander ed una piattaforma di lancio (o risalita). A questi, potrebbero essere affiancati nuovi mezzi volanti, tipologicamente a metà strada tra velivoli simil elicotteri e simil droni, sul modello del mezzo Ingenuity attualmente impiegato dalla NASA insieme a Perseverance, e rivelatosi un ottimo successo.
Saranno con ogni probabilità due gli eli-droni con cui la NASA equipaggerà il nuovo lander e che avranno anch’essi il compito di recuperare ulteriori campioni. La sequenza prevista per il programma di Mars Sample Return é stata illustrata, inoltre, da un video di presentazione: eccolo qui di seguito.