Nintendo Switch 2 passerà alla storia forse come la console più fortunata di sempre, forse ancora di più che quelle uscite nell’anno della pandemia. Il prezzo potrebbe andare fuori controllo.
Non si è ancora placata la polemica che riguarda il prezzo della nuova console Nintendo Switch 2 e non si è neanche ancora placata la polemica riguardo il prezzo dei giochi che verranno prodotti per Nintendo Switch 2. Una questione estremamente spinosa che ovviamente continuerà a tenere banco.

E probabilmente lo farà ancora di più adesso perché c’è il rischio di vedere schizzare alle stelle i prezzi già alti di una console molto costosa se si raffrontano le capacità con la targhetta del prezzo. Da dove arriveranno gli aumenti?
Perché Nintendo Switch 2 potrebbe costare di più?
La console di nuova generazione su cui la società della grande N sembra voler puntare tutto è una scommessa che chiaramente Nintendo vuole vincere. Ma qualcosa potrebbe mettersi di traverso e non stiamo parlando solo del fatto che molti sono al momento scontenti del prezzo che è stato mostrato al pubblico, sia per la console sia per i giochi. Perché all’orizzonte rischia di scatenarsi un’altra tempesta.

Legata anche stavolta al costo per gli utenti, ma in cui Nintendo ha voce in capitolo solo marginalmente. I nuovi dazi che Trump sta imponendo anche a territori che non hanno un briciolo di economia colpiscono infatti il natio Giappone e questo ovviamente ha ripercussioni potenziali sul prezzo della console.
Il problema più grosso è che parte della produzione dell’hardware di Nintendo Switch 2 avverrà nei nuovi stabilimenti che Nintendo ha aperto in Vietnam e Cambogia. Due paesi però per i quali adesso gli Stati Uniti hanno imposto dazi rispettivamente del 46% e del 49%.
E anche se i dazi riguardano il commercio con gli Stati Uniti, è molto probabile che ci siano impennate di prezzo globali. La situazione è talmente complicata che addirittura la società della grande N ha deciso di bloccare i preordini negli Stati Uniti proprio per capire come finirà la questione dei dazi.
La data dei preordini è stata infatti rinviata e quindi non apriranno il prossimo 9 aprile, mentre invece, per ora almeno, rimane la data del lancio ufficiale del prossimo 5 giugno. Per la console che tanto aspettavamo di vedere si prospetta un periodo piuttosto burrascoso e di certo non quel viaggio verso la gloria che la società si aspettava di avere.
La somma della delusione di tanti, che online hanno già dichiarato che la console e i videogiochi a questo punto costano troppo e che non faranno il salto per abbracciare la modernità, unita ai dazi imposti dalla nuova amministrazione americana rischia in effetti di provocare un più che discreto scompiglio. Speriamo che la situazione non diventi difficile come fu per il lancio di Wii U.