Amazon ha ufficializzato il rinnovo dei suoi metodi di consegna, modificandolo del tutto. Come avverranno adesso?
Non c’è da stupirsi che una grande società come questa scelga di prendere una strada differente dalle solite, magari un sentiero che le consenta di arrivare a compiere un passo più lungo del normale. E’ una sfida che andrebbe affrontata a pieno potenziale, specialmente se l’intento è quello di metter ein gioco delle novità entusiasmanti e delle quali se ne dovrebbe parlare nella maniera più assoluta.
In particolar modo Amazon vorrebbe concentrarsi sulle sue modalità di consegna, che in questi anni stanno prendendo una piega diversa da quella che immaginavamo. Infatti, possiamo vedere come stia lavorando con i droni fin dal 2013, tant’è che nell’ultimo decennio ha sviluppato numerosi velivoli autonomi, ciascuno più sofisticato e sicuro del precedente. Ma non è così facile introdurre una modalità del genere.
Amazon: l’uso totale dei suoi droni non sembra essere vicino
Purtroppo, le leggi sui droni commerciali sono piuttosto severe e difficilmente lasciano pieno potere alle aziende, non a caso Amazon si è trovata davanti a degli ostacoli davvero complicati da superare, e che la hanno rallentata ancora di più dal lanciare il suo servizio in via ufficiale. Che cosa sappiamo in merito ai droni che la compagnia avrebbe intenzione di impiegare, e che benefici potranno portare?
Allo stato attuale sappiamo che l’ultima versione del drone di Amazon abbia un’autonomia di volo di circa 15 km, ed è stato progettato per coprire l’ultimo tratto della catena logistica. La consegna del pacco, leggete bene, viene effettuata calando il carico con un lungo cavo di fronte alla porta del destinatario, mentre il velivolo resta in hovering a diversi metri da terra. Ovviamente è autonomo e sceglie la propria rotta in base al carico e alla destinazione, evitando gli ostacoli sul tragitto e lasciando il pacco solo al momento giusto.
Tale tecnologia, secondo quanto dichiarato dalla compagnia, permetterà di effettuare consegne più veloci e tempestive e di ridurre le emissioni di CO2 dell’intera filiera logistica. Per quanto la sua idea possa essere efficace, i droni risultano essere fin troppo rumorosi per un singolo utilizzo o per maggiori ore di operazioni, di conseguenza dovranno diventare più silenziosi e anche più resistenti per sopportare eventuali condizioni climatiche avverse. Prima di quel momento, però, siamo sicuri che passerà molto tempo.