Per Amazon Prime Games non è un buon momento. Nonostante infatti sul servizio in abbonamento Lost Ark stia portando migliaia di giocatori, dietro le quinte ci sono movimenti che assomigliano più a un terremoto.
E andando a guardare la dinamica di questo grande abbandono di uno dei punti fondamentali della sezione sviluppo di Amazon non si può non cominciare a delineare una similitudine con il percorso accidentato che ha portato alla fine alla chiusura dell’esperimento di sviluppo di videogiochi dentro Google e, successivamente, alla chiusura anche di quello che rimaneva come servizio di streaming di giochi di terze parti.
Ma per ora almeno c’è una grande differenza tra Amazon Games e Google Stadia: Amazon Games può infatti contare proprio sui numeri da capogiro che Lost Ark e, in misura minore ma da non sottovalutare, New World stanno registrando con in più la prospettiva di poter avere anche un gradito ritorno proprio sotto l’etichetta Amazon Games.
Il boss dello studio San Diego di Amazon Games lascia
Da quando è stato aperto il servizio di abbonamento che comprende anche i videogiochi, si è anche avviata la grande e spesso caotica macchina dello sviluppo di titoli interni. Una ambizione assolutamente comprensibile. Del resto Amazon Games deve vedersela con giganti come Sony, Nintendo e Xbox che, seppur con cicli diversi, sono costantemente sugli scaffali dei negozi e nelle sezioni videogiochi dei vari store con prodotti nuovi interni o in esclusiva. Mantenere l’ecosistema di Amazon Games florido significa quindi anche produrre cose nuove.
Ma purtroppo, durante i suoi 6 anni come direttore dello studio di San Diego di Amazon Games, John Smedley non è riuscito a produrre nulla di concreto. E, senza dare troppe spiegazioni, ha deciso di abbandonare. L’annuncio è stato dato via email allo staff dello studio di sviluppo americano ed è poi arrivato a tutti attraverso una dichiarazione fatta a Bloomberg.
Amazon Games ha perso altri pezzi
La notizia dell’abbandono di Smedley è il secondo importante dentro la divisione videogiochi. L’anno scorso infatti se n’era andato anche Mike Frazzini, boss proprio di Amazon Games che, nonostante i molti soldi investiti, non aveva poi prodotto nulla. Ma nel futuro di Amazon in qualità quanto meno di publisher di titoli altrui c’è una stella polare da raggiungere: la società sarà infatti publisher del prossimo titolo Crystal Dynamics nell’universo Tomb Raider.