Per essere i numeri uno al mondo nel proprio segmento di mercato bisogna essere in grado di mantenere un livello alto di ciò che si sa, innovandosi sempre con idee creative e funzionali. Amazon in questo non ha rivali.
La più famosa e performante e-commerce al mondo lancia un altro interessante servizio, denominato dal Protocollo Matter. Di che si tratta? E’ un programma con un obiettivo ben preciso. “Mira a contribuire a semplificare lo sviluppo e ad alimentare l’innovazione, riducendo al contempo le barriere all’adozione per i nostri clienti condivisi”.
Il colosso di Seattle lo lancia così: “E’ un importante progresso che integra la nostra filosofia di apertura e collaborazione per la casa intelligente. Una filosofia che ci garantisce di poter continuare a fornire una solida base per il futuro della casa intelligente che consente ai clienti di combinare perfettamente dispositivi e servizi indipendentemente dal marchio e dal protocollo, pieni di esperienze piacevoli e utili che i clienti stanno cercando”.
Case smart ma al tempo stesso ecocompatibili. Ma soprattutto ordinate: con questo concept nasce il Protocollo Matter. Il mondo delle “case intelligenti”, dove basta parlare per far funzionare qualcosa, per esempio, stanno conquistando milioni e milioni di persone, anche e soprattutto in Italia, ma la sua naturale evoluzione porta sempre troppa confusione.
I giardini recintati hanno soffocato l’innovazione poiché gli sviluppatori si concentrano sul far funzionare i propri dispositivi con tre o quattro o più piattaforme diverse piuttosto che passare il tempo a creare prodotti migliori e nuove funzionalità. I consumatori spendono troppe energie per capire quale prodotto funziona con quale e quindi risolvere i problemi di tali connessioni, prima di rinunciare spesso a tutto. E’ qui che entra in gioco il Protocollo Matter sviluppato da Amazon: uno standard di connettività universale, tramite Wi-Fi, per una visione (che fa rima con gestione) nel suo insieme di una smarthome. Un’integrazione che l’e-commerce numero uno al mondo vuole integrare con 30 modelli di dispositivi Echo ed eero su oltre 100 milioni di device nel mondo. Ma come?
La sperimentazione è iniziata con gli smartphone Android, gli unici per il momento a entrare nel Protocollo Matter, che verrà in un secondo momento aperto anche ad Apple. Basterà dunque avere un dispositivo griffato dal Robottino Verde per mettere in moto la smarthome by Amazon: controlli e configurazione più semplice e intuitiva, niente hub o centraline extra. “Questo è il primo passo per rendere la Casa Intelligente più interoperabile e semplice. All’inizio del prossimo anno, si aggiungeranno il supporto Matter per iOS, Thread, altre tipologie di dispositivi e la restante parte di modelli Echo ed eero”. Parola di numero uno.
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