Questa è la convinzione espressa da Jennifer Salke, boss di Amazon Studios, quando in una recente intervista è uscito fuori quanto Amazon stia spendendo per la prima stagione della serie dedicata a Lord of the Rings.
Si tratta, come ha ammesso anche Salke stessa, di una cifra che decisamente attira chi legge i titoli dei giornali ma che non racconta tutta la storia: se infatti è vero che si parla di 465 milioni di dollari per produrre la prima stagione, è anche vero che in realtà quello che sta facendo Amazon Studios è costruire l’infrastruttura che deve sostenere tutta la serie non soltanto la prima stagione.
Ed è chiaro che, dice sempre Salke, per rientrare di questa spesa dall’aria faraonica occorrerà che su Amazon arrivino moltissimi spettatori. Ma di questo è sufficientemente sicura.
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Parlando di come Amazon Studios sia finito a produrre una serie ispirata a Lord of the Rings bisogna cominciare con il fondatore: Jeff Bezos. Bezos è infatti un grandissimo fan del fantasy e, quando si è cominciato a parlare delle negoziazioni per i diritti televisivi, è uscito fuori che molto probabilmente ha partecipato in maniera attiva proprio alle trattative per portare a casa il risultato.
La scelta di produrre una serie ispirata ai libri di Tolkien e che ha già avuto un trattamento cinematografico è, nei piani di Bezos, la prima grande mossa per far uscire Amazon Studios dalla nicchia in cui sembrava essersi infilato con film come Mozart In the Jungle e attirare un pubblico più vasto con progetti che possano avere una presa maggiore.
Per quello che riguarda la serie, a parte sapere che il budget della prima stagione è di 465 milioni di dollari e che Amazon si dice abbia pagato 250 milioni soltanto per avere i diritti per fare la serie TV, sappiamo che si svolgerà durante la Seconda Era e che le riprese stanno avvenendo in Nuova Zelanda, terra che aveva già accolto la trilogia firmata Peter Jackson.
Quello che ci sembra divertente notare è che se Lord of the Rings è un prodotto su cui Amazon Studios punta per portare telespettatori sulla piattaforma di streaming, non sembra invece un prodotto molto amato dalla sezione videogames in quanto, molto di recente, lo MMO ispirato proprio a Lord of the Rings è stato cancellato.
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L’eliminazione del progetto videoludico si aggiunge agli altri progetti che sono naufragati, chi senza neanche vedere la luce altri dopo critiche feroci, e che ci hanno portato a chiederci quale sia a questo punto l’utilità per Amazon di avere una divisione che si occupa di videogiochi.
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