Gli sviluppatori di Amazon New World hanno deciso di applicare la stessa brutalità del proprio gioco anche alla gestione della community. E se lo chiedete a noi hanno fatto bene.
Con un lungo post sul blog dedicato allo sviluppo del gioco che è al momento il titolo di punta della nuova avventura videoludica di Amazon, Luxendra Community Manager del gioco ha voluto spiegare che cosa è successo e il motivo per cui oltre 1200 giocatori sono stati banditi in maniera permanente dal nuovo mondo creato da Amazon Studios.
Si tratta chiaramente non di una scelta dettata da un capriccio ma dalla volontà di far capire subito a chi gioca e decide di sfruttare sotterfugi non ammessi che New World di certo non lascerà che la propria Community venga rovinata dai cheater.
Amazon New World, pugno duro contro i cheater
Una manciata di ore fa vi abbiamo giusto raccontato di come Activision stia migliorando i sistemi anti cheater dei propri multiplayer. Oggi, neanche a farlo apposta, torniamo a parlare di cheater e del modo in cui gli li sviluppatori cercano di affrontare e arginare il problema. La nostra posizione riguardo chi cerca mezzi alternativi per vincere in un videogioco ormai è cosa nota, concentriamoci quindi su ciò che Luxandra, Community Manager di New World, ha pubblicato un paio di giorni fa.
Nel post, il Community Manager ha innanzitutto raccontato cosa è stato fatto e quali azioni hanno provocato il ban per poi assicurare tutti che il team sta lavorando per “migliorare il tempo di risposta” dato che “gli exploits non saranno tollerati e le sanzioni potranno e includeranno bandi permanenti per i giocatori che li utilizzeranno”.
Quello che è successo è che un gruppo di giocatori ha scoperto un bug che permetteva di moltiplicare il denaro e le risorse di gioco mentre un altro gruppo era stato scoperto a utilizzare un altro piccolo glitch nelle attività di housing. I giocatori sorpresi a sfruttare queste due situazioni, oltre 1200, sono stati banditi in maniera permanente con tutti i loro oggetti rimossi dall’economia e i loro post di scambio cancellati. Il ban ha investito a inizio novembre l’80% circa della valuta falsa e degli oggetti messi in giro da chi si stava comportando male, colpendo così “gli account dei delinquenti più attivi“.
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Altri 460 giocatori sono stati eliminati lo scorso 15 novembre. In totale quindi è stato eliminato il 98% degli elementi di gioco che si erano moltiplicati a causa del bug. E, a sottolineare come l’azione sia stata chirurgica, nel post pubblicato da Luxendra viene chiarito che “ la piccola percentuale gli oggetti falsi che rimangono sono il risultato di giocatori che sono incappati nel problema della duplicazione ma che non hanno intrapreso azioni di sfruttamento e non saranno quindi i bannati”. La soluzione aggressiva messa in campo da Amazon per difendere la community ci sembra adeguata e anzi speriamo serva.