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AMD Radeon R9 Fury X – recensione (parte 1)

Dopo tante indiscrezioni e qualche notizia in più dall’E3 di Los Angeles è finalmente arrivata la nuova AMD Radeon R9 FuryX, la scheda grafica top di gamma con cui AMD vuole riscattarsi e fare nuovamente breccia nel cuore degli appassionati di gaming su PC. Abbiamo avuto modo di testare questa innovativa soluzione grafica, che promette di dare del filo da torcere alla GTX 980 Ti. Ma prima di giungere alle conclusioni dei nostri benchmark è bene soffermarsi sulle caratteristiche tecniche della scheda grafica top di gamma di AMD.

Radeon R9 FuryX: innovazioni e caratteristiche hardware

AMD Radeon FuryX è equipaggiata con la nuova GPU Fiji XT, assemblata con processo produttivo a 28 nanometri; grazie ai suoi 4096 stream processors e alla memoria HBM promette di raggiungere prestazioni eccellenti anche a risoluzioni elevate; Radeon FuryX è infatti pensata per il gaming in 4K ed è già pronta per la prossima frontiera del gaming, ovvero la realtà virtuale. Per raffreddare questo mostro di potenza AMD ha integrato un sistema di raffreddamento liquido con radiatore da 120mm e controllo della ventola comandato direttamente dalla scheda, che consente di mantenere le temperature di esercizio a livelli accettabili, restando attorno ai 50°C in full load, ovviamente senza applicare overclock. Dispone naturalmente del supporto per le DirectX 12, Vulkan e le API Mantle, sviluppate da AMD. Nella parte posteriore possiamo trovare 3 DisplayPort e 1 connettore HDMI.

L’innovazione principale che è sicuramente degna di nota sono le memorie HBM (High Bandwidth Memory), in grado di garantire una banda passante superiore rispetto alle attuali GDDR5; i moduli di memoria sono assemblati uno sopra all’altro, occupano quindi meno spazio sul PCB e non necessitano di collegamenti dalla lunghezza troppo elevata, a tutto vantaggio del consumo di energia e della velocità di comunicazione. Idealmente possiamo aspettarci anche un ottimo margine di overclock. Ecco di seguito una tabella che riassume i vantaggi delle memorie HBM rispetto a quelle tradizionali, ed un’immagine che ne illustra il funzionamento ed i vantaggi:


Diamo ora un’occhiata alle specifiche hardware della nuova Radeon FuryX: la GPU Fiji XT ha una frequenza di clock di 1050 MHz e dispone di 4096 stream processors, 256 Texture Units e 64 ROPs; la potenza di calcolo complessiva di questa scheda è di ben 8.6 TeraFLOPS. Ad affiancare la GPU Fiji XT troviamo 4GB di memoria HBM con interfaccia a 4096 bit e una banda passante di ben 512 GB/s; poco male se 4GB sembrano pochi, con una velocità del genere difficilmente si avranno problemi legati alla memory bandwidth. Qui sotto potete trovare le specifiche complete della nuova Radeon FuryX, ed una tabella di confronto con le analoghe soluzioni Nvidia e con la precedente top di gamma R9 290X.


Come si vede il consumo dichiarato della scheda, in utilizzo tipico, è di 275W; i due connettori da 8 pin, per l’alimentazione supplementare della scheda, possono arrivare a supportare un massimo di 375W, fattore particolarmente interessante per gli overclocker; prossimamente dedicheremo uno speciale relativo all’overclock di questa scheda. Molto belli sono gli indicatori LED sulla parte posteriore della scheda, all’altezza dei connettori da 8 pin, che indicano l’assorbimento istantaneo della scheda. È possibile applicare l’overclock utilizzando le classiche utility (es. ASUS GPU Tweak) oppure con l’apposita funzione AMD PowerTune, inclusa nei nuovi drivers Catalyst 15.15 che consente di applicare automaticamente i parametri ottimali, regolando anche la velocità delle ventole.

Un altro particolare che ci ha colpito positivamente sono le dimensioni della scheda: grazie alle memorie HBM, che sono installate direttamente sulla CPU, gli ingegneri di AMD hanno potuto contenere particolarmente le dimensioni; la nuova FuryX è infatti più corta del 30% rispetto ad una R9 290X stock, e poco più grande di una Radeon R7 260X, ovviamente escludendo il blocco di raffreddamento liquido. Questa caratteristica consente di installarla anche in case di dimensioni abbastanza compatte, come il nostro Cooler Master Elite K380. L’unico problema sarà trovare il posto per installare il dissipatore a liquido, se ne avete uno già installato.. ecco qui sotto il confronto tra le dimensioni della R7 260X e la FuryX.

AMD Radeon FuryX: test prestazionali

Per testare al meglio le potenzialità della nuova Radeon FuryX abbiamo scelto alcuni titoli di nuova generazione, cercando di impostare un livello di dettaglio tale da raggiungere un framerate adeguato (> 30 fps) a risoluzione 4K. Il sistema che abbiamo utilizzato è il seguente:

  • Processore Intel Core-i7 4790K (4-core + HT @4.4 GHz)
  • Scheda madre Asus ROG Maximus VII Ranger
  • 16GB DDR3-2400 G.Skill TridentX
  • SSD Samsung 850 Pro 256GB
  • Monitor ASUS PB287Q, risoluzione massima 3840×2160 @ 60 Hz
  • PSU Cooler Master 1000W
  • Case Cooler Master Elite K380
  • AMD Graphic Drivers 15.15 Beta Performance

AMD Radeon FuryX: consumi e temperature

Un aspetto importante riguarda il consumo della scheda e le temperature di esercizio, che ci consentiranno di determinare il margine di overclock. Per valutare questi due aspetti abbiamo utilizzato Furmark, benchmark utile principalmente per spremere al massimo le schede grafiche in maniera da verificare appunto consumi e temperature.Durante l’esecuzione del benchmark, ovviamente a risoluzione 3840×2160 e con AA4x, la Radeon Fury X è rimasta stabilmente sui 55°C, a conferma dell’ottima efficienza del sistema di raffreddamento liquido. Anche i consumi si sono attestati su valori molto buoni, con 380W complessivi, poco meno di quanto ottenibile con una GTX 780 Ti a parità di configurazione hardware (CPU-MB). Pollice in alto quindi, per quanto riguarda consumi e temperature la Radeon Fury X si è dimostrata decisamente valida. Come vedremo più avanti questi risultati si riconfermeranno anche in gaming, durante i test successivi.

AMD Radeon FuryX: 3DMark Firestrike Ultra

Per gli appassionati di hardware e di schede grafiche spesso un riferimento è dato dal punteggio 3D mark; il noto benchmark di Futuremark infatti è utilizzato di frequente per confrontare le prestazioni di diverse soluzioni grafiche. Con il benchmark Firestrike Ultra, che testa le potenzialità della scheda a risoluzione 4K, otteniamo risultati eccellenti, con un punteggio complessivo di 3956; la temperatura della GPU resta sempre sui 50°C, mentre il consumo complessivo del sistema si attesta nuovamente sui 380 Watt. Ecco di seguito i risultati complessivi che abbiamo ottenuto:

Gaming in 4K: Evolve

Il primo titolo che abbiamo scelto per testare la nuova Radeon FuryX in ambito gaming è Evolve, lo sparatutto competitivo sviluppato da Turtle Rock Studios e pubblicato da 2K Games. Per effettuare il nostro test abbiamo giocato diversi round utilizzando Golia, il mostro distruttore, in modalità Nido sulla mappa Centrale Nucleare. Impostando la risoluzione a 3840×2160 con preset di dettaglio Molto alto e SMAA1x il framerate si è attestato sulle 40 FPS, rendendo Evolve decisamente giocabile anche in 4K al massimo del dettaglio; il consumo misurato del PC con questa configurazione si aggira anche qui sui 380W, quindi decisamente contenuto.

Gaming in 4K: Battlefield 4

Battlefield 4 rimane ancora di diritto tra i test grafici da effettuare, in particolare in 4K: utilizzando il preset di dettaglio Ultra, con MSAA 4x e AF 16x abbiamo ottenuto una media di 51 FPS, su una serie di 3 sequenze ripetibili. Anche in multiplayer Battlefield 4 risulta giocabile con queste impostazioni, dove abbiamo riscontrato che il framerate si attesta comunque oltre le 40 FPS. In parole povere Battlefield 4 a risoluzione 4K è uno scherzo da gestire per la nuova Radeon Fury X. Anche il consumo del nostro sistema si riconferma sui 380 Watt.

Gaming in 4K: Thief

Non poteva mancare il leggendario ladro Garrett nella nostra batteria di test: Thief dispone di benchmark integrato, selezionabile direttamente dal menu del gioco. In 4K con impostazione del dettaglio Molto alta, SSAA 2x e AF 16x fa segnare una media di quasi 41 FPS utilizzando DX11; con Mantle otteniamo una media di 36 FPS, segno che probabilmente le API AMD devono ancora essere ottimizzate per questa nuova generazione di schede grafiche. Il consumo del nostro sistema test si attesta mediamente sui 380W, con un minimo di 355W ed un massimo di 410W misurati.

Gaming in 4K: Metro Last Light Redux

Metro Last Light è noto per essere particolarmente pesante a livello di grafica: per eseguire il test abbiamo utilizzato il benchmark integrato, impostando la risoluzione a 3840×2160, con preset High, SSAA disattivato e AF4x, ed attivando il Motion Blur e con la tessellation impostata su High. Il risultato che abbiamo ottenuto è buono, oltre 50 FPS medie con rallentamenti praticamente assenti. Tuttaviaper la massima fluidità è sufficiente disattivare il motion blur ed abbassare il livello della tessellation: con questi parametri è possibile anche attivare anche il SSAA, raggiungendo ben 104 FPS medie. Il consumo complessivo del nostro sistema con Metro LL Redux si attesta sui 400 Watt.

Gaming in 4K: F1 2014

Passiamo ora ad esaminare qualche titolo racing. F1 2014 a risoluzione 3840×2160 con preset di dettaglio Ultra e MSAA 8x fa segnare una media di 116 FPS; c’è da ricordare che F1 2014 è un titolo tendenzialmente CPU Limited, in ogni caso la Fury X non ha problemi a spingerlo al massimo anche con risoluzione 4K. Il consumo si attesta, come sempre, sui 380W complessivi.

Gaming in 4K: Grid Autosport

Verifichiamo ora le prestazioni con GRID Autosport, che dispone di benchmark integrato: sempre in 4K con preset di dettaglio Ultra ed AA4x attivato otteniamo una media di 74 FPS, senza rallentamenti di alcun genere. Per ora i racing game non hanno creato alcun tipo di problema alla nostra Radeon Fury X, che continua imperterrita a macinare frame anche a risoluzioni decisamente elevate. Il consumo del nostro sistema durante l’esecuzione del test si è attestato sui 390 Watt complessivi.

Gaming in 4K: Total War Attila

Per gli appassionati di RTS ecco un’idea delle prestazioni di questa scheda con il nuovo Total War Attila: utilizzando la sequenza di benchmarking integrata, a risoluzione 4K e con il preset di dettaglio Qualità otteniamo una media di 39 FPS; il framerate non scende sotto le 30 FPS e Attila risulta giocabile anche in 4K. Preparatevi ad assedi epici dal realismo eccezionale!

AMD Radeon FuryX: considerazioni

Innanzitutto tiriamo le somme sui test effettuati finora, che vi preannunciamo già non saranno gli ultimi: la nuova AMD Radeon Fury X si è dimostrata davvero un’ottima scheda grafica, veloce e con soluzioni innovative come le memorie HBM ed il raffreddamento liquido integrato, in grado di tenere testa alla grande alle schede di fascia alta della concorrente Nvidia. Anche il consumo, che a nostro avviso poteva rivelarsi un problema, non è invece così elevato come ci aspettavamo. Radeon Fury X si è dimostrata all’altezza delle aspettative, è infatti in grado di far apprezzare al gamer più esigente un livello di dettaglio elevato anche a risoluzione 4K, con una fluidità ottimale. AMD ha confermato che Radeon Fury X sarà disponibile in Italia a partire da 719,99 euro (IVA inclusa), ed è ordinabile da oggi su E-Price. A breve contiamo di proporvi nuovi benchmark di questa scheda dove inseriremo altri titoli che sapranno spremerla per bene, come il nuovo Batman: Arkham Knight. L’invito è quindi a seguirci su videogiochi.com e sulla pagina Facebook GameTime: con noi è sempre tempo di videogiochi!

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