Quella di cui vi parliamo oggi è una mod su cui un gruppo di fan sta lavorando da praticamente 20 anni.
Si chiama Tamriel Rebuilt e ha addirittura un sito tutto suo che il team che si sta occupando del lavoro aggiorna periodicamente. E nell’ultimo aggiornamento viene delineata la nuova roadmap con ciò che possiamo aspettarci per il prossimo anno e oltre.
Perché Tamriel Rebuilt è probabilmente il progetto di mod più ambizioso mai visto riguardo The Elder Scrolls III Morrowind. E il suo scopo è creare la mappa più grande mai vista in The Elder Scrolls.
Tamriel Rebuilt, la mod di Morrowind dalle dimensioni faraoniche
Il progetto va avanti da ormai vent’anni ed è circa a metà. Quando sarà terminata tutta la mappa di Tamriel sarà giocabile. Secondo quanto riportato nell’ultimo aggiornamento al momento il lavoro si è concentrato su Dominions of Dust e Embers of Empire: “c’è molto altro su cui abbiamo lavorato e in cui abbiamo fatto passi avanti”.
Lo scopo finale è avere quindi tutta la provincia di Morrowind nel gioco anche se per ora ci sono soltanto la metà della terraferma e più o meno 360 quest che potete giocare. Vi diciamo subito, perché il team in questo è particolarmente onesto e nel post di aggiornamento viene chiarito, non ci sono date di uscita per i passi successivi della road map.
Quello che però sappiamo è che le prossime zone che diventeranno giocabili saranno l’area di Roth Roryn, Armun Ashlands e Velothi Mountains concludendo così la parte del confine occidentale. In queste zone ci sarà anche la città di Hlaalu, che come leggiamo sempre nel post dedicato all’aggiornamento conterrà oltre 140 quest. Quello che da un punto di vista dello sviluppo ci risulta particolarmente interessante è l’organizzazione che il lavoro ha preso e che troviamo spiegato in un paragrafetto di poche righe: “il lavoro su Tamriel Rebuilt è, per necessità, cumulativo. Puntiamo sempre ad avere un ‘fronte aperto’ di nuove zone concettualizzate per i modellatori 3D, altre aree portate più avanti per gli sviluppatori degli esterni che hanno bisogno di asset 3D finalizzati, altre zone ancora pronte per chi si occupa degli interni che così possono riempire le location, e zone praticamente finite per chi lavora su npc e Quest“.
In pratica questo gruppo di volontari funziona esattamente come i team di sviluppo che si occupano dei prodotti online con aggiornamenti costanti e lavoro su più piani.
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Il loro diario di sviluppo è una lettura molto interessante non solo se siete fan di Morrowind ma anche per toccare con mano lo sviluppo.