Una pessima notizia per milioni di videogiocatori che dovranno presto salutare uno dei giochi più interessanti degli ultimi anni.
Oggigiorno i grandi attori dell’industria videoludica ha tantissimi ostacoli e criticità da superare prima anche soltanto di pensare di lanciare un videogioco. Bisogna trovare fondi e l’appoggio per creare un progetto, fare in modo che quel progetto sia in qualche modo appetibile ai giocatori, spingere sul piano tecnico, provare a innovare il gameplay. Tutto senza rischiare di cambiare troppo, o l’effetto potrebbe essere di quelli negativi.
Ma neanche essere troppo uguali a sé, oppure una buona fetta di giocatori e della critica videoludica potrebbero rimanere delusi. Insomma è una questione di equilibri molto particolari e difficili da gestire sempre con grande attenzione. E non abbiamo neanche toccato la fase prima del lancio o del lancio effettivo, che ha altri mille problemi.
Oggi però parleremo di quello che è il supporto a lungo termine. Nella situazione attuale, infatti, tenere aperti i server di un videogioco è un’operazione costosa, che non può essere portata avanti per molto nello sfortunato caso in cui il titolo in questione non stia fruttando soldi, o non lo stia facendo più. E potrebbe essere questo il caso per cui un amato videogioco presto sarà chiuso.
La decisione è già stata presa ma è di quelle davvero strane. A farla è stata uno dei colossi del mercato videoludico, che da decenni ormai riesce ad avere una posizione di potere assoluto, anche e soprattutto perché ormai si è creato un proprio mercato e soprattutto ha addestrato i giocatori-clienti a dare valore ai propri titoli e pagarli molto profumatamente.
Stiamo ovviamente parlando di Nintendo, il colosso nipponico che sta lavorando per l’imminente lancio di una Switch 2 e che con le sue esclusive vende ogni anno milioni e milioni di copie. Purtroppo però la grande N rossa ha appena annunciato che sta per togliere il supporto a un titolo relativamente recente e che aveva anche un buon numero di appassionati. L’ennesima notizia che ci fa riflettere sulle tre lettere “maledette” presenti nei vostri giochi.
Stiamo parlando di Pokémon Unite, un moba free-to-play lanciato nel 2021 che ha riscontrato un buon successo iniziale prima di perdere un po’ la propria forza sul mercato. Il titolo però non sarà chiuso su scala globale, e qui la stranezza, ma soltanto in Olanda e nei Paesi Bassi, una scelta stramba, ma che potrebbe essere l’inizio di una chiusura generale. Si parla di novembre 2025 per la cessazione dei servizi nei due Paesi, ma gli acquisti in-game sono appena stati bloccati.
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