Un file JSON invierebbe ad Apple un registro dettagliato dei tap compiuti sullo schermo dagli utenti della Mela, quando visitano l’App Store di iOS ed interagiscono con esso con la versione 14.6 del sistema operativo: questo il risultato di uno studio pubblicato da due sviluppatori, che si presentano con lo pseudonimo di “Mysk”, secondo il quale il colosso di Cupertino lederebbe la privacy dei propri utenti. Scopriamo tutti i dettagli.
Negli scorsi giorni, sul web é stato pubblicato e diffuso attraverso il social network Twitter uno studio effettuato da due sviluppatori iOS, sul loro account ufficiale denominato Mysk, secondo cui Apple, a seguito delle recenti modifiche effettuate sugli annunci pubblicitari dell’applicazione App Store, riceverebbe le indicazioni di tutti i tap effettuati dagli utenti all’interno della app.
La falla sarebbe stata individuata dai due sviluppatori nella versione 14.6 del sistema operativo iOS e, se venisse confermata, solleverebbe senz’altro preoccupazioni relative alla privacy degli utenti. Sul loro account, i due sviluppatori hanno pubblicato anche un video che mostra i dati inviati in tempo reale ad Apple, tramite un file JSON.
Tra questi dati, compaiono anche i tap effettuati sullo schermo dagli utenti, che verrebbero inviati a mo’ di registro dettagliato proprio ad Apple, anche nel caso gli annunci personalizzati siano stati disattivati.
Apple, attraverso i suoi portavoce più rappresentativi, come Tim Cook, ha sempre sottolineato l’attenzione estrema dell’azienda nei confronti della privacy dei propri utenti, considerandola un diritto umano fondamentale. E, senza dubbio, gli utenti la hanno premiata anche per la percezione di sicurezza ed affidabilità (mantenuta – e probabilmente accresciuta – nel corso degli anni) dei suoi dispositivi, realizzati in base anche a questo principio.
Dunque, nel caso in cui la fondatezza dello studio effettuato dai due sviluppatori venisse confermata, per l’azienda ciò potrebbe tradursi in un imbarazzo non da poco, potenzialmente alquanto controproducente in termini di fidelizzazione e fiducia dei clienti. A cui porre rimedio immediato. Anche se, per il momento, a cinque giorni dalla pubblicazione della studio, non siamo al corrente di conferme o di smentite da parte di Cupertino.
Il monitoraggio potrebbe essere cominciato nel mese di Maggio del 2021, ovvero proprio a partire dal lancio della versione 14.6 di iOS, seguita alla versione 14.5 che, con l’introduzione della funzione di tracciamento, aveva già sollevato perplessità e controversie. Attendiamo dunque dichiarazioni ufficiali in merito da parte della Mela.
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