Per Apple la situazione si fa grave per l’accusa di plagio che arriva da Masimo. Una delle tecnologie presenti nell’Apple Watch avrebbe violato uno dei suoi brevetti. Ora rischia il ban.
Tutto era iniziato a giugno di due anni fa, quando Masimo aveva affermato che per realizzare i modelli Apple Watch Series 6 fosse stato sfruttato uno dei loro brevetti. Si tratta per la precisione del sistema usato per il monitoraggio dell’ossigeno nel sangue. Non solo, ma la tecnologia sottratta all’azienda californiana sarebbe stata mantenuta anche per le serie successive.
In passato era sembrato che Apple e Masimo potessero collaborare proprio per le funzioni di monitoraggio medico sviluppate dalla seconda. Tuttavia durante gli incontri alla fine pare che l’azienda di Cupertino avesse finito col prendere accordi con il chief medical officer di Masimo. Con un simile dipendente sotto la propria ala i sospetti erano già iniziati a salire. Ma era solo il 2013 mentre il plagio sarebbe avvenuto di recente.
L’ITC conferma l’accusa
La causa mossa contro Apple ha trovato delle conferme da parte di un giudice della International Trade Commission (ITC). A questo punto occorre attendere la sentenza che arriverà a maggio e che potrebbe anche stabilire il blocco delle importazioni degli Apple Watch negli stati Uniti. Se sia una violazione sufficiente per arrivare a questa decisione ancora non si può sapere.
Dal canto suo l’azienda di Irvine ha sviluppato a sua volta uno smartwatch per consentire alle persone di monitorare i propri parametri, il Masimo W1. In termini di tecnologie per monitorare la SpO2 (saturazione emoglobina) questo dispositivo risulta equivalente all’Apple Watch Series 6 proprio a causa del furto del brevetto.
La risposta di Apple
Mentre Masimo spinge per rendere illegali gli Apple Watch il loro produttore sembra non essere neanche troppo agitato. Anzi, fin dall’inizio l’azienda di Cupertino ha ribattuto che l’accusa fosse solo di carattere intimidatorio. Anzi, si limita a dire di non essere d’accordo e di puntare a far rivedere totalmente il parere dell’ITC.
L’organo che sarà chiamato a esprimere la sentenza si occupa di vigilare sulle pratiche e le mosse scorrette sul mercato. Ma se Masimo è sicura di uscirne vincitore, l’anno scorso Apple ha addirittura presentato una contro-denuncia affermando di essere stata lei la vera vittima dello stesso reato.