Contro Fortnite arriva la difesa di Apple. Afferma che anche Sony, Nintendo e Microsoft chiedono il 30% sugli acquisti interni per i giochi in digitale
La denuncia da parte di Epic Games è partita dopo che Apple ha eliminato il videogioco Fortnite dall’App Store di iOS. La stessa cosa è accaduta con Google che ha eliminato il titolo dal Play Store. Epic Games ha aggiunto un pagamento in grado di escludere il sistema di Google e di Apple. In tal modo non concede, a nessuna delle due società, la quota del 30% su ogni pagamento effettuato all’interno dell’applicazione gioco.
Secondo Apple, però, tutte le piattaforme che vendono i giochi in digitale trattengono una percentuale pari al 30% su ogni acquisto interno. È proprio ciò che la difesa di Apple ha affermato durante il suo processo, mentre Epic Games ritiene che queste commissioni siano troppo alte accusando così Apple Store di monopolio.
Leggi anche -> PES 2021, i nuovi impegni di Roma e Juventus nel campionato IQONIC
Apple contro Fortnite, la difesa della Mela
Nei mesi passati, l’amministratore delegato di Epic Games, Tim Sweeney, ha spiegato a CNN che i problemi con Apple e Google sono iniziati dal 2018. Si tratta del periodo in cui Epic Games ha iniziato a preparare una difesa verso le due società con il nome di “Project Liberty”. Solo nel mese di agosto del 2020 questo piano si è trasformato in realtà, in quanto il titolo di Epic è stato eliminato da App Store e dal Play Store. Apple intende portare avanti l’idea che il proprio Store non risulti essere l’unica vetrina in cui è possibile acquistare dei videogiochi. Difatti vi sono anche altri negozi digitali che trattengono un importo pari al 30% per ogni transizione come ad esempio PlayStation e Xbox.
Epic afferma che Apple eserciti un monopolio vincolando l’accesso all’App Store basandosi su diverse restrizioni. Queste riguardano le sorgenti utilizzate dagli utenti per installare alcuni software. Gli utenti Android invece giocano a Fortnite in quanto possono utilizzare l’Epic Games Launcher direttamente dal sito del produttore ed installare il gioco. Il motivo è che Android risulta essere più aperto rispetto a iOS.
Leggi anche -> Cashback, dal 2022 ecco cosa potrebbe cambiare per i furbetti
Inoltre Apple espone davanti al giudice il caso dei V-Bucks, ossia la moneta virtuale del gioco. La valuta viene utilizzata per comprare ad esempio skin ed animazioni, su altre piattaforme come PC Windows, per poi essere usati sul dispositivo della Mela. Si tratta di una cosa che non è presente per i V-Bucks acquistati su PlayStation e Nintendo Switch, il cui utilizzo è legato strettamente a queste piattaforme.
LINK UTILI
- CLICCA QUI PER PS5 CON LETTORE 499€
- CLICCA QUI PER PS5 ALL DIGITAL 399€
- PAD DUALSENSE PS5
- CUFFIE PULSE 3D
- CAMERA PER PS5
- STAZIONE RICARICA DUALSENSE PS5
- ABBONAMENTO PS PLUS 12 MESI
- RETURNAL
- RESIDENT EVIL VILLAGE
- FAR CRY 6
- GOTHAM KNIGHTS
- THE LAST OF US PARTE 2
- NIOH COLLECTION PS5
- HITMAN 3
- FIFA 21
- SPIDER-MAN MILES MORALES
- DEMON’S SOULS
- WATCH DOGS LEGION
- ASSASSIN’S CREED VALHALLA