Negli scorsi giorni un brevetto diffuso in rete ed attribuito alla Apple introduce la possibilità di una fotocamera a comparsa e scomparsa sotto al display dei nuovi Apple Watch. Secondo il portale di tecnologia Patently Apple, specializzato in news dalla mela di Cupertino, il brevetto sarebbe confermato anche dalla statunitense USPTO, l’ufficio brevetti degli Stati Uniti d’America. Scopriamo tutti i dettagli.
Sappiamo che il deposito, la richiesta ed il rilascio di un brevetto non comportano automaticamente che l’implementazione presentata ed autorizzata venga poi effettivamente realizzata. Almeno nell’immediato. Tuttavia, é spesso prova di sviluppi in evoluzione, che procedono verso la concretizzazione di un concetto e di un’idea.
Ed oggi, a causa dell’interesse condiviso su scala globale nei confronti della tecnologia, gli uffici brevetti sparsi ai quattro angoli del Pianeta sono particolarmente attenzionati. Soprattutto dai “cacciatori di novità” ed anteprime in esclusiva del settore, in costante ricerca di scoop dirompenti, che possano presentare al mondo un nuovo ed ennesimo “game changer”.
In questo caso, è stato il portale di tecnologia Patently Apple a riportare per primo la notizia, diffusasi poi immediatamente sul web a macchia d’olio: lo USPTO ( acronimo di United States Patents and Trademark Office, ovvero l’ufficio brevetti degli USA), avrebbe rilasciato alla Apple un brevetto su una fotocamera a comparsa ed a scomparsa per gli Apple Watch, con alloggio tra il corpo dello smart watch ed il cinturino.
Le caratteristiche emerse dalla scheda tecnica diffusa in rete del brevetto attribuito alla Apple
A dire il vero, da quanto emerge dalle prime immagini diffuse in rete, il meccanismo apparirebbe piuttosto laborioso. Il cinturino sarebbe stato progettato con la possibilità di alloggiare il corpo dell’Apple Watch e, al di sotto di esso, resterebbe spazio aggiuntivo entro cui sarebbe possibile accomodare accessori esterni.
Tra questi, anche una mini fotocamera. La quale, poi, per poter essere utilizzata, richiederebbe la rimozione dell’Apple Watch dal suo incavo di alloggio (che poi dovrebbe essere appoggiato o riposto al sicuro altrove) per venire quindi estratta ed utilizzata. Il che richiederebbe numerose operazioni e, effettivamente, non risulterebbe una soluzione di semplicissima attuazione.
A meno che la Apple non preveda un meccanismo di fuoriuscita automatica, celere e sicura per la fotocamera dallo spazio di alloggio degli accessori esterni mostrato sul brevetto. Il quale, però, in base alla documentazione fino ad ora emersa, non risulta essere stato previsto né indicato. Tirando le somme, forse la Apple é davvero intenzionata ad equipaggiare i suoi smart watches con fotocamere. Ma la tecnologia che lo consenta potrebbe essere ancora da inventare, anche attraverso i più disparati tentativi ed errori.