L’Arabia Saudita vuole entrare nel mondo dei videogiochi, e vuole farlo sempre di più, con sempre più potenza. E lo dimostra giornalmente.
L’industria videoludica in questo momento storico è tra le più importanti ed economicamente potenti aziende del pianeta. Si parla infatti di un’industria che al momento muove più denaro di quella del cinema e della musica combinate. Grandi colossi si stanno creando, anno dopo anno, acquisizione dopo acquisizione. Si pensi al titano cinese Tencent, oltre che ai gruppi più famosi e consolidati come Microsoft, Playstation, Valve e Nintendo. Ecco proprio la compagnia nipponica che con la sua Switch sta conquistando sempre più appassionati è diventata centrale nella strategia di diversificazione dell’Arabia Saudita.
Vedendo il mercato videoludico crescere a cifre vertiginose, che le previsioni descrivono come destinate ad aumentare nel prossimo decennio, quando sempre più persone diventeranno ufficialmente “videogiocatori”. Forse non è il miglior momento della storia, ma certamente è uno dei periodi storici più interessanti per investire e anche pesantemente nel mondo dei videogiochi.
Non è cosa nuova che l’Arabia Saudita voglia investire nei videogiochi, anzi. Il Paese detiene già una parte di Capcom, l’anno scorso ha investito pesantemente in Embracer Group, e già deteneva parte di Nintendo. Precisamente il 5% della compagnia che ha dato i natali a Mario Bros, tra le altre cose. Ora però le cose sono cambiate, con il Paese arabo che da questo momento detiene il 6.07% di Nintendo, si legge. Un piccolo passo avanti, che seppur non enorme e non abbastanza importante da portare dei cambiamenti strutturali importanti all’interno della compagnia giapponese, o segnarne le decisioni future, è comunque molto interessante.
Questa operazione conferma il fatto che l’Arabia Saudita, e a dire il vero l’intero Medio Oriente, voglia investire nell’industria dell’intrattenimento occidentale. E ciò comprendere ovviamente, per i movitivi che abbiamo detto prima, anche l’industria videoludica. E si parla di una scelta strategica importante a livello politico. Quando diciamo che l’Arabia Saudita ha investito in Nintendo, intendiamo proprio che il Governo dell’Arabia Saudita, il re Salman per conto dell’intero Paese, ha preso un pezzetto della compagnia attraverso il PIF.
PIF è la sigla di Public Investment Found, è il fondo sovrano dell’Arabia Saudita. Un tesoro di dimensioni enormi, che permette ai leader politici del Paese, in questo caso al re Salman, di fare investimenti, accordi commerciali e aumentare l’influenza della propria nazione nel resto del mondo. Ebbene il PIF dell’Arabia Saudita dovrebbe ammontare a circa 620 miliardi di dollari. Petanto aspettiamoci altre operazioni del genere in futuro, soprattutto nel mondo dei videogiochi.
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