Con una IA a quanto pare tra non molto sarà possibile lavorare sui personaggi dei videogiochi, e magari anche sulle ambientazioni, semplicemente schioccando le dita, e allora perché sono tutti arrabbiatissimi?
Tra le maestranze digitali che si sentono più minacciate da un arrivo massiccio negli uffici delle intelligenze artificiali ci sono quelli che lavorano nel cinema e con i videogiochi.
Perché da una parte ci sono decine e decine di autori, sceneggiatori, creativi di vario tipo che si sentono sull’orlo dell’abisso quando si tratta di dare vita a nuove storie per il cinema e poi ci sono tutti quelli che si siedono davanti a un computer con tanta pazienza e da un mucchietto di pixel informi o magari solo da una descrizione vaga e roboante tirano fuori un personaggio memorabile o un luogo che entra poi nella storia dei videogiochi.
E se tutto questo diventasse obsoleto con l’introduzione di intelligenze artificiali in grado di lavorare e creare una versione perfetta di chiunque? Una domanda che non sapevamo di doverci porre e la cui risposta sta facendo infuriare chi nei videogiochi ci lavora davvero.
Abbiamo davvero bisogno di una IA che ci renda tutto più bello?
Non riusciamo a nascondere il nostro disappunto che è quello generale di tanti che si sono trovati a guardare un video su YouTube dall’account Corridor Digital, uno studio di produzione che a quanto pare si diverte tanto a mostrare agli altri, e per altri nel caso specifico si intendono i developer di videogiochi, come la loro IA possa rendere tutto più bello, più realistico e, verrebbe da pensare, facendo tutto nella metà del tempo.
Ma anche se Corridor Digital dichiara che lo scopo della tecnologia che sta mostrando a tutti è quello di “democratizzare” l’industria dell’animazione. Parlando anche di maggior connessione emotiva con un personaggio se questo è realistico e dimenticando di quanto ci siamo tutti innamorati di quattro pixel iperattivi quando la storia dei videogiochi è iniziata.
Ma l’unica cosa che si sta democratizzando, per ora almeno, è lo sdegno dei vari character designer, animatori, artisti professionisti che si sono visti i propri personaggi passati al lifting e piallati come certi orrori della chirurgia estetica.
E lo sdegno va ben più in profondità perché non è solo questione di mancanza di rispetto nei confronti del lavoro di qualcun altro, che magari ha creato un personaggio con una tecnologia che all’epoca era fantascientifica e che invece adesso è quasi obsoleta e comunque ha dato vita a qualcuno cui ci siamo affezionati.
Ma anche perché come qualunque altro modello di intelligenza artificiale anche questo nuovo miracolo di Corridor Digital è stato addestrato sul lavoro di altri artisti, artisti che non sono riconosciuti da nessuna parte e che non hanno ricevuto di certo una richiesta per diventare la palestra di una intelligenza artificiale.