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Arslan: The Warriors of Legend – hands-on

Quando qualche giorno fa sono andato nella sede di Halifax per provare Arslan: The Warriors of Legend non avevo la minima idea di cosa mi aspettasse. Ovviamente avevo fatto qualche breve ricerca prima di impugnare il pad, ma non mi ero reso conto di quanto grande fosse l’universo dedicato alla storia che porta il nome del suo protagonista: Arslan è una serie di romanzi giapponese scritta da Yoshiki Tanaka a partire dal lontano 1986 che ha prodotto anche manga, OAV, film d’animazione e una recente serie TV.

Recentemente, grazie a Panini Comics, La Leggenda di Arslan ha debuttato anche in Italia con il manga, e quale miglior occasione per pubblicarne anche un bel videogioco? Koei Tecmo ha infatti acquistato la licenza per affidare ai ragazzi di Omega Force lo sviluppo di un musou dedicato alla serie, genere di giochi popolarissimo in Giappone, molto meno in occidente, ma che come andremo a vedere nel corso dell’articolo si sposa benissimo con le vicende narrate.

L’assenza della lingua italiana non faciliterà la compresone della trama a chi è totalmente a digiuno della storia originale.

Superate le prime perplessità dovute al racconto condensato di una storia abbastanza complessa, per giunta in giapponese con sottotitoli in inglese (e a quanto pare così verrà distribuito, niente traduzione in Italiano, un vero peccato), mi sono tuffato nel più classico dei tutorial: pur avendo avuto poco a che fare con i musou, l’impianto di base è sempre lo stesso, quadrato per l’attacco veloce, triangolo per l’attacco potente, con X si salta e con L1 si para. Niente di nuovo sotto il sole, insomma. R1 è affidato a una sorta di attacco speciale, mentre con cerchio, caricata al massimo la barra, è possibile scatenare la “mossa finale”.

Una volta sul campo di battaglia vero e proprio, nei panni di Arslan ci si sposta a bordo del fido cavallo, sul quale è anche possibile tirare qualche spadata qua e là alle centinaia di nemici a schermo, ma è ovviamente consigliabile scendere e combattere sulle proprie gambe, a meno di non dover proseguire attraverso una strada bloccata o di voler devastare tutto e tutti senza pietà: soddisfando alcune condizioni specifiche, compare infatti una “zona blu”, che se attraversata attiva il Mardān Rush, una carica a cavallo formata da centinaia di alleati che consente di distruggere le barriere architettoniche o di nemici corazzati.

La scelta del personaggio che utilizzerete è legata alla trama del gioco.

A differenza della maggior parte dei musou, in Arslan non si può scegliere con quale personaggio scendere in campo, bensì si segue una sequenza predefinita che viene portata avanti grazie alla storia e a scelte più o meno forzate dal plot: oltre ad Arslan, protagonista indiscusso e maestro di spada, ho potuto affrontare dei livelli con diverse classi di personaggi, come un arciere e un mago, ognuno dotato di un proprio moveset e caratteristiche. Ogni guerriero può essere sviluppato in svariati modi, a partire dal classico livello, che sale con l’esperienza, fino alla personalizzazione delle armi (Arslan per esempio può utilizzare anche un’alabarda), passando per l’interessante sistema di carte collezionabili, recuperabili in battaglia e assegnabili per avere dei bonus in termini di attacco, difesa e così via. Come per tutti i titoli del genere, ogni modalità è affrontabile in co-op locale grazie allo schermo condiviso, anche la storia: il comparto online è presente e funziona esattamente come quello offline, ma per ovvi motivi non ho potuto testarlo.

Graficamente il gioco si presenta più che bene, con un uso intensivo del cel shading, scelta perfetta per ricalcare quanto visto nell’anime e rendere i personaggi quanto più simili possibile alla controparte vista in TV: ovviamente le ambientazioni lasciano a desiderare in quanto a dettaglio, ma è una prerogativa necessaria per muovere centinaia di elementi a schermo senza rallentamenti, e lo stratagemma funziona, in quanto durante la mia prova non ne ho mai riscontrati, nemmeno nei momenti più concitati. Le sequenze filmate sono davvero tante e anche abbastanza lunghe, tutte doppiate in giapponese con le stesse voci dell’anime: insomma, per i fan la carne al fuoco è davvero tanta, e da qui al 16 febbraio, giorno in cui Arslan The Warriors of Legend debutterà su PS4, PS3 e Xbox One, chissà che l’eroe dai capelli bianchi non se ne sia fatto qualcuno in più anche in Italia…

20151116160838

admin

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