Ubisoft ha tenuto un nuovo “community livestream” e uno dei temi della diretta è stato “la linea temporale nel presente” di Assassin’s Creed. Gli utenti sono stati delusi da Unity: nel gioco è stata data pochissima importanza al presente, a differenza dei precedenti capitoli della serie dove invece quella linea temporale copriva molto più spazio con enigmi e lunghe scene di gameplay. Alla diretta ha partecipato anche Darby McDevitt, uno dei principali autori di Assassin’s Creed.
McDevitt ha spiegato che i progetti futuri del brand avranno molto a che fare con il presente. Gli sviluppatori però dovranno trovare un modo “intelligente” di intrecciare passato e presente. In Unity il presente è stato poco presente (scusate la ripetizione), ma l’autore ha spiegato che il nuovo AC è un gioco completamente nuovo, sviluppato con l’utilizzo di un nuovo motore grafico e che quindi l’aggiunta di un’ulteriore linea temporale avrebbe richiesto altri mesi di sviluppo e più personale. In Unity sono state inserite differenti linee temporali giocabili, ma non una presente.
L’autore ha rivelato inoltre che ha già parlato con altri scrittori sul futuro della serie: sono stati considerati oltre 700 anni di storia che potrebbero bastare per i prossimi dieci-venti anni. Questo non vuol dire che vedremo altri dieci-venti capitoli di Assassin’s Creed, ma comunque Ubisoft ha materiale sufficiente per molti altri titoli legati al franchise.
In conclusione, nei prossimi Assassin’s Creed sarà dato più spazio alle vicende legate al presente. Vicende che dovrebbero vedere come protagonisti noi stessi, nuovi alleati degli assassini nella lotta contro i templari.
FONTE: Ubisoft