Assassin’s Creed Mirage, ecco un’analisi storica sull’ambientazione del prossimo titolo Ubisoft, con riflessioni sul protagonista.
Negli ultimi giorni ci sono stati interessanti leak per quanto concerne il prossimo videogioco di Assassin’s Creed. Come vi abbiamo riportato, i rumor, confermati da tante fonti diverse, parlano di un videogioco che ritorna alle sue origini e che ancora una volta rimette la furtività e la vecchia concezione di assassino al centro. Il progetto sembrerebbe quindi piuttosto interessante, e potrebbe non solo interessare i nuovi giocatori, ma anche e soprattutto recuperare tutti coloro che non hanno apprezzato la strada intrapresa dopo Syndicate, nel 2015.
Con questo articolo è possibile farsi un’idea, a grandi linee, del contesto storico, vera anima di tutti gli AC, in cui Assassin’s Creed Mirage dovrebbe immergerci. Ubisoft ha annunciato ufficialmente il videogioco, resta da vedere se i leak e le previsioni che stiamo per fare verranno confermate.
Assassin’s Creed Mirage e il califfato Abbaside
C’era una volta il califfato Abbaside, una delle più importanti dinastie alla guida di uno dei più grandi imperi del mondo. Con la morte di Maometto, fondatore e profeta della religione islamica, il califfo non era visto soltanto come una guida temporale, ma anche e soprattutto come la voce del profeta, da cui discendeva, sull’interno mondo musulmano. Gli Abbasidi nacquero da un ramo della famiglia di Maometto, precisamente dal fratello del padre, e presero il potere nell’anno 750. Per prendere il potere, As-Saffah diede il via ad una rivoluzione interna, chiamata appunto Rivoluzione Abbaside, con cui usurpò il califfato di Marwan II, ultimo califfo della dinastia Umayyad. Gli Abbasidi fecero leva sullo scontento generale che vigeva all’interno dell’impero, formato da tantissime culture e persone non arabe, che venivano ritenute entità di seconda classe all’interno della piramide sociale. Quella portata avanti dagli abbasidi fu una rivoluzione soprattutto silenziosa, fatta di sotterfugi, spie, assassini, con As-Saffah che solo quando aveva il pieno controllo della situazione decise di rovesciare il vecchio califfato e imporre il proprio.
L’Anarchia di Samarra in AC Mirage?
Passarono gli anni, e come sempre succede con i grandi imperi, le cose si fecero molto complicate. Oltre a dover sopprimere saltuarie rivolte agli angoli dell’Impero Abbaside, gestire una rete di infrastrutture, tasse e funzionari enorme, i vertici del regno continuavano a finanziare grandi opere per trasformare il mondo musulmano nel centro della cultura, della conoscenza e della scienza contemporanea. Il califfato ottenne dei risultati tanto straordinari quanto fragili. Nell’861, esattamente l’anno in cui pare inizierà l’avventura di Assassin’s Creed Mirage, scoppiò la cosiddetta Anarchia di Samarra. Samarra era la città in era stato posta la sede del califfato dagli abbasidi. Il califfo al-Mutawakkil venne assassinato da alcune delle proprie guardie, di origini turche. Un vero e proprio colpo di stato, che avrebbe trasformato i califfi in marionette nelle mani della sempre più potente influenza turca.
Anche i turchi però non erano sempre coesi tra di loro e diversi schieramenti avevano idee opposte su chi dovesse essere il califfo, in base ai propri tornaconti. Il primo a salire sul trono fu al-Muntasir, figlio di al-Mutawakkil, che dopo aver scomunicato i fratelli venne ucciso, sei mesi dopo essere diventato califfo. Prese quindi il potere al-Musta’in, ma la fazione turca che appoggiava un altro candidato alla corona lo fece scappare dalla città e lo fece giustiziare dopo un lungo assedio, in favore di al-Mu’tazz. Questi, una volta consolidato il potere, cercò di escludere i turchi dalle posizioni di potere che avevano preso e ridare il potere agli arabi e alla propria famiglia, ma non ci riuscì e venne assassinato. Stessa sorte che toccò al suo successore, al-Muhtadi. Soltanto con al-Mu’tamid le cose cambiarono. Eglì riuscì a trovare un equilibrio tra accentramento ed influenza turca. Inoltre la rivolta degli Zanj, i numerosi schiavi diffusi in tutto l’Impero, costrinsero sia il califfo che i potenti turchi a concentrare la propria attenzione altrove, difendendo l’Impero da una enorme minaccia interna. Nell’870 dopo 9 anni e 6 califfi, l’Anarchia di Samarra terminò. Il califfato degli abbasidi terminerò nel 1258 con l’invasione mongola.
Basim: un volto conosciuto
I leak parlano di un “Basim” come protagonista. L’unico Basim che conosciamo è quello che abbiamo incontrato nei panni di Eivor in Assassin’s Creed Valhalla. La storia di Assassin’s Creed Mirage potrebbe quindi non solo portarci più indietro nel tempo rispetto a quanto accade ad Eivor, ma addirittura subito prima, facendoci vestire i panni di Basim. Ricordiamo che Valhalla è ambientato nel 872-878, mentre Mirage dovrebbe racccontare quanto accaduto nell’861-870. Quindi, se i leak si rivelassero veri, dovremmo vivere l’Anarchia di Samarra nei panni di un giovane Basim, combattendo probabilmente per porre fine alle trame turche sul califfato, comprendendo man mano di essere l’incarnazione di Loki.
Il gioco dovrebbe quindi concudersi con Basim che si sposta nell’Europa del Nord, per incontrare Eivor e vendicarsi. A confermare questa ipotesi il fatto che si legge, in AC Valhalla, che Basim nacque nel IX secolo sotto l’Impero Arabo, che viene descritto come “Califfato Abbaside”. Suo padre era un architetto che lavorò a quella che è conosciuta come la Grande Moschea di Samarra. La città di cui abbiamo parlato sopra. L’immagine ufficiale condivisa da Ubisoft confererebbe sia il set che la possibilità di vederere Basim come protagonista del gioco.
Non resta che attendere l’annuncio ufficiale di Ubisoft, fissato per il prossimo 10 settembre 2022.