A quanto pare uno dei giochi survival sorror più attesi della fine della primavera è “troppo ambizioso” per uscire in tempo. I suoi sviluppatori si scusano e annunciano di dover spostare l’uscita in autunno.
Il gioco in questione è Sons Of The Forest, il raccapricciante prodotto del team di sviluppo Endnight a base di cannibali e oscuri riti e tradizioni. Si tratta in realtà per questo gioco di un secondo rinvio. La prima volta che il team di sviluppo canadese aveva dichiarato di aver bisogno di più tempo era infatti stato a fine 2021 e ora arriva un altro rinvio che sposta la data in avanti di altri sette mesi.
A quanto pare, il seguito del già abbastanza inquietante The Forest è un progetto più complesso di quanto i suoi stessi sviluppatori potessero pensare all’inizio. Il gioco è molto atteso nella community e su Twitter, dove è stato pubblicato l’annuncio, la delusione per questo rinvio risulta evidente. La discussione che si è aperta sul social dell’uccellino azzurro mette in luce in realtà un problema di cui sembrano soffrire tutti i giochi tripla A ultimamente: viene annunciata un’uscita e poi questa uscita viene spostata in avanti di sei mesi se non di un anno, tenendo così sempre sulla corda i fan.
Doveva uscire tra circa otto settimane ma non sarà così. I ragazzi di Endnight Games scrivono così su Twitter: “Ciao a tutti, nel corso delle ultime settimane ci siamo resi conto che la nostra data di uscita a maggio 2022 per Sons Of The Forest era eccessivamente ambiziosa. Per essere in grado di portarvi la nostra visione del passo successivo nel genere survival abbiamo deciso di spostare la data di uscita a ottobre 2022”. Al messaggio è stato aggiunto un video di 5 secondi che mostra un po’ quello su cui stanno effettivamente lavorando.
Tanti giocatori sembrano essere, come succede sempre, piuttosto comprensivi: prendetevi il vostro tempo, ripetono a più riprese. Ma c’è poi qualcuno che invece non l’ha presa bene e in un certo senso esprime quella che è una preoccupazione serpeggiante ogni volta che c’è un rinvio dopo che la data è già stata annunciata e confermata. Un utente scrive infatti: “Tutti a dire che va bene e che vi dovete prendere il tempo che vi serve, ma non va bene. Non è bello ritardare dopo che avete una data di lancio. E poi che succede? Sposterete la data a metà del 2023 poi al 2027. I giocatori si sono abituati ad essere tenuti sulla corda tutto il tempo. Questa cosa fa schifo. Per favore giocate con i giochi e non con la nostra mente“.
Nel proseguo della discussione c’è poi chi ricorda come la stessa cosa sia avvenuta per esempio con Dying Light 2, Cyberpunk 2077 e in realtà tanti titoli tripla A che hanno subito spostamenti in avanti della data di uscita. C’è da tenere comunque in considerazione che usciamo da due anni di pandemia con date e incontri saltati o spostati su internet per non parlare del fatto che, molto probabilmente dentro gli studi di sviluppo, più di qualcuno è riuscito a beccarsi anche il Covid e ritardato il proprio lavoro. Ma non ce la sentiamo neanche di condannare del tutto chi si lamenta anche perché uno penserebbe che dopo anni nel settore si sia in grado di calcolare quanto tempo ci vuole per produrre un videogioco e quindi gli spostamenti delle date di uscita diventino solo un modo per tenere desta l’attenzione.
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