Accade in Messico, dove un bimbo di 8 anni, gravemente affetto da disturbi neurologici che impediscono il controllo dei movimenti muscolari, ha potuto utilizzare il primo esoscheletro robotico adattabile ai bambini, l’Atlas 2030 della pluri-premiata azienda spagnola specializzata in robotica Marsi-Bionics, fondata da Elena García Armada. Scopriamo tutti i dettagli. 
La robotica in soccorso alle neuroscienza ed alla riabilitazione fisica: un esempio tangibile e concreto di come il rapporto tra esseri umani e macchine possa essere virtuoso, benefico e contribuire a migliorare le condizioni di vita. Senza controindicazioni, senza possibilità di malware o virus, né di venire risucchiati da un vortice di vanità e narcisismo che puntato tutto soltanto sul rapporto tra domanda e offerta. Soltanto con l’intento di consentire ad un bimbo di 8 anni di tornare a camminare.
E’ quanto sta succedendo in Messico, dove scienza e tecnologia hanno riportato un risultato trionfale nell’ambito di neuroscienza e di riabilitazione fisica: un esoscheletro robotico in titanio, infatti, il primo al mondo adattabile ai bambini, ha consentito ad un piccolo paziente affetto da una grave forma di paralisi cerebrale di tornare a camminare, mantenendo l’equilibrio e gestendo la propria postura.
Il danno cerebrale che ha interessato il piccolo é tale da obbligarlo alla sedia a rotelle per il resto della sua vita. Ma grazie al modello di esoscheletro robotico Atlas 2030, ideato e realizzato dalla pluri-premiata azienda spagnola Marsi-Bionics, fondata da Elena García Armada, gli sta consentendo un recupero che gli stessi fisioterapisti che stanno seguendo il bimbo hanno definito incredibile.
Le dichiarazioni dei medici e dei fisioterapisti che hanno in cura il piccolo
Uno dei fisioterapisti responsabili della cura del piccolo, il dottor Arturo Palafox Sanchez, ha dichiarato: “Avere l’esoscheletro e poterlo utilizzare per ottenere questi risultati ci rende molto felici”. Dopo appena poche sessioni di riabilitazione fisica effettuate con l’ausilio dello strumento robotico, infatti, il bambino ha riportato risultati eccellenti ed estremamente promettenti per il suo percorso terapeutico.
Anche il Direttore dell’Associazione per le persone con paralisi cerebrale, il dottor Guadalupe Maldonado, ha espresso entusiasmo riguardo alle evidenze che dimostrano come l’utilizzo dell’esoscheletro consenta di accelerare assai significativamente i tempi di riabilitazione, che ha definito senza mezzi termini “da record”.
E, inoltre, di quanto anche l’umore dei piccoli pazienti benefici della terapia che si appoggia alla robotica il che, contribuendo ulteriormente al recupero del loro benessere emotivo e psicofisico, é la marcia in più essenziale per il processo di ripresa.
