Oltre alla questione legata al fatto che Final Fantasy 16 non uscirà su Xbox c’è ora un intero Paese che ha messo al bando il nuovo capitolo della saga Square Enix.
Uno dei pregi riconosciuti da tutti quelli che hanno avuto modo finora di provare il nuovo Final Fantasy è di certo il modo con cui il gioco tratta alcune tematiche. Tutto il team di Square Enix ogni volta che ha potuto parlare del loro nuovo gioco ha sottolineato a più riprese come si tratti di un Final Fantasy molto più adulto e maturo.
E uno dei primissimi trailer lo aveva già confermato. Ma a parte la netta sensazione che il gioco tenda ad essere meno color confetto e più color terra intrisa di sangue finora non c’è stato modo di valutare effettivamente le tematiche e i personaggi. Un indizio su che cosa possa esserci dentro, soprattutto visto il fatto che la ESRB lo ha classificato come M quindi destinato agli adulti sopra i 17 anni, arriva adesso da un annuncio rilasciato dall’autorità statale che ha dichiarato che il gioco non verrà rilasciato in un Paese specifico. Se volete giocare a Indovina Chi potete provare a immaginare quale Paese possa aver prodotto un van del genere.
Final Fantasy 16 bannato per non aver voluto portare “cambiamenti necessari“
La notizia si è sparsa attraverso Twitter dove da un account all’altro rimbalza un messaggio pubblicato dalla Autorità Pubblica per i Media che opera in Arabia Saudita. Nel messaggio si legge che la causa della decisione è la mancanza di volontà da parte del publisher di operare i “cambiamenti necessari“. Non è quindi bastato all’organo di controllo dell’Arabia Saudita il fatto di poterlo classificare come gioco destinato agli adulti. La domanda che tutti si fanno adesso su internet è: che c’è dentro di così clamorosamente contrario alle leggi dell’Arabia Saudita?
Nel rating ESRB la lettera M viene spiegata per la presenza di sangue, nudità parziale, temi sessuali, linguaggio spinto e violenza. E nella spiegazione del rating, oltre a sottolineare che vengono mostrati con schizzi di sangue a profusione gli effetti dei combattimenti, si sottolinea che in un certa scena c’è un personaggio che accarezza un uomo che si trova a letto nonché sono ripetuti i rimandi all’attività sessuale e alla prostituzione, da ultimo qualche parolaccia. Ma l’ipotesi che va per la maggiore su Twitter anche tra gli utenti di lingua araba è che dentro Final Fantasy 16 ci sia un qualche rimando a tematiche LGBT. Secondo altre teorie il problema potrebbe essere la rappresentazione di qualcuno che beve alcol oppure proprio la rappresentazione troppo grafica della violenza.
Il sentimento che però serpeggia soprattutto tra gli utenti del Medio Oriente è un senso di frustrazione dato che proprio negli ultimi tempi c’era stata una crescita nel numero dei titoli localizzati direttamente in lingua araba. Se i developer o i publisher dovessero vedersi bannare i prodotti o chiedere modifiche per poter entrare nel mercato locale ovviamente questo trend si fermerebbe molto rapidamente.