Battlefield 2042 non avrà al momento del lancio la campagna per scoprire la storia che fa da sfondo, e anche un po’ da scusa, agli scontri in cui ci lanceremo.
Ma questo non significa che una storia non ci sia. DICE ha infatti annunciato sul profilo Twitter ufficiale di Battlefield che è pronto per il prossimo 12 agosto il cortometraggio Exodus, che permetterà di comprendere meglio il mondo di Battlefield 2042.
Il cortometraggio sarà una sorta di prequel al gioco e permetterà ai fan di “assistere agli eventi che scateneranno la guerra globale”. Oltre al cortometraggio, ci sarà spazio anche per il giornalismo d’assalto.
Battlefield 2042, un cortometraggio vi spiega tutto
“For a time, it seemed we might tame nature. Then the oil ran out.”
Read the first chapter of Journey of the No-Pats: https://t.co/sQyOHUy0T0 #WeAreNoPats pic.twitter.com/wzNDdwqgkD
— Battlefield (@Battlefield) August 3, 2021
Probabilmente, se potessimo etichettare Exodus come cutscene saremmo di fronte a un primato mondiale per quella più lunga di sempre. Ma, anche se non c’è una modalità storia, DICE ha deciso di fare le cose in grande e quindi, oltre ad Exodus in uscita il 12 agosto sul canale YouTube di Battlefield, ha creato anche il resoconto di un giornalista: Kaivan Bechir.
Come spiegato dal developer, Bechir inizia la sua storia cercando di scoprire se i famosi No-Pats siano effettivamente quei cattivi e brutali esseri che il mondo ha mostrato. Il tutto, mostrandoci anche quelle che saranno le location del prossimo Battlefield. Questo cercare di ampliare i modi in cui un gioco comunica con la propria base sembra un po’ il percorso inverso di quello che è successo con Ubisoft e i prodotti legati a Tom Clancy.
In quel caso si è passati dal libro ai film e contemporaneamente ai videogiochi. In questo caso abbiamo un universo narrativo videoludico che si sta lentamente espandendo verso altri mezzi di comunicazione: Il cinema e la scrittura. Chiaramente il resoconto di Bechir non è un romanzo di Tom Clancy ma a noi non dispiace l’idea che si possa avere qualcosa in più e di poter anche magari riflettere in un momento successivo o precedente a quello in cui imbracciamo il controller.
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Magari è soltanto un modo da parte di sviluppatori e publisher di tenerci impegnati fino al prossimo 22 ottobre, data prevista per il rilascio ufficiale del nuovo Battlefield, ma a noi piace pensare che non tutto sia soltanto grigio marketing.