Erano tutti pronti a lanciarsi nella mischia con Battlefield 2042 per avere le prime sensazioni attraverso un playtest. Ma a quanto pare Electronic Arts ha bisogno di più tempo e ha spostato il playtest da qualche parte dopo la fine di luglio.
Il playtest tecnico sarebbe dovuto avvenire in questi giorni ma da Electronic Arts fanno sapere che la data è stata spostata più avanti nel corso dell’estate. Non potrà essere troppo in là visto che il gioco è ufficialmente previsto per la fine di ottobre. E per la fine di ottobre dovrebbero essere state aperte e chiuse anche almeno un paio di Open Beta.
A quanto pare c’è però un motivo valido se il playtest è stato spostato: c’è qualcosa che ancora non andrebbe nel crossplay.
Battlefield 2042, buone notizie brutte notizie
Per quanti si erano registrati come playtester tecnici di Battlefield 2042 la notizia che il test è stato rimandato più avanti è sicuramente una notizia non bella. Per tutti gli altri, però, sapere che Electronic Arts e DICE si stanno prendendo un po’ più di tempo per lavorare al crossplay è sicuramente una notizia ottima.
Anche perché, il nuovo multiplayer firmato DICE dovrà essere in grado tecnicamente di avere server capaci di gestire battaglie complesse con fino anche 128 giocatori. Si tratta, quindi, di una architettura estremamente complessa e per cui vanno previsti scenari finora imprevedibili. Il playtest non verrà accantonato in favore di una Open Beta classica. Verrà probabilmente solo posticipato di qualche settimana.
L’esperienza dei pochi che verranno ammessi a partecipare al test servirà poi a migliorare il gioco per quanti, molti di più, saranno invece coinvolti nella Open Beta che arriverà più a ridosso dell’uscita prevista per il prossimo 22 ottobre e che servirà come una sorta di stress test pre-lancio per il gioco. Il lavoro sul crossplay, che sta a quanto pare portando via più tempo del previsto, serve ad avere questa funzione già al momento del lancio in maniera tale da fornire ai giocatori una esperienza di gioco diversa da quello che succede solitamente quando il crossplay viene invece aggiunto solo dopo.
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Si tratta allora di una mossa molto ambiziosa e che, com’è logico supporre, sia Electronic Arts sia DICE non vogliono sbagliare.