Torniamo a parlare di schede grafiche: questa volta analizzando le prestazioni in ambito gaming delle nuove schede grafiche AMD di fascia alta, ovvero la Radeon 390X, la Fury Pro e la FuryX. Si tratta di tre soluzioni top di gamma in grado di far girare alla grande tutti i titoli più recenti, anche a risoluzione 4K. Della più veloce, la FuryX, abbiamo già parlato in precedenza (trovate l’articolo a questo link), ma in questi giorni abbiamo avuto modo di integrare quel test con altri titoli e di provare anche le altre soluzioni grafiche presentate da AMD allo scorso E3. Soluzioni con cui l’azienda di Sunnyvale punta a far breccia nel cuore degli appassionati di gaming. Ma prima di passare ai risultati dei nostri test è bene analizzare velocemente le caratteristiche tecniche di queste schede.
Partiamo dalla prima delle tre soluzioni AMD testate, ovvero Radeon R9 390X. Sulla carta la meno innovativa, perché si tratta di un’evoluzione della precedente top di gamma, ma a conti fatti in grado comunque di offrire prestazioni notevoli! R9 390X è basata sulla stessa GPU Hawaii della 290X, ma con una velocità di clock leggermente più elevata, affiancata da ben 8GB di memoria GDDR5 (il doppio rispetto alla 290X stock), in grado di aiutare parecchio la GPU a gestire i titoli di nuova generazione a risoluzione 4K con livelli di dettaglio delle texture elevati. (ndr – le nuove memorie HBM sono utilizzate solamente sulle schede R9 Fury). Da notare che pure la frequenza delle memorie è stata aumentata, passando dai 5 GHz della 290X ai 6 GHz della 390X, portando così la banda passante a disposizione della GPU da 320 a 384 GB/s. La versione da noi testata è la ASUS Strix R9 390X (STRIX-R9390X-DC3OC-8GD5-GAMING), che dispone di ulteriori miglioramenti rispetto alla versione stock: innanzitutto il clock della GPU ancora più elevato, fino a 1070 MHz in modalità boost, il PCB è stato riprogettato al fine di migliorare efficienza e prestazioni in overclock; è stato implementato inoltre un sistema di alimentazione DIGI+ VRM a 8 fasi con componenti Super Alloy Power e la nuova versione del dissipatore proprietario DirectCU III, con tre ventole e ben cinque heatpipes che consentono un’elevata dissipazione del calore generato da GPU e memorie. Come su tutte le schede della gamma ASUS Strix è presente la tecnologia 0dB, che attiva le ventole solo quando la temperatura della scheda è tale da rendere necessario l’utilizzo del sistema di dissipazione attivo, a tutto vantaggio della silenziosità del sistema. Grazie a GPU Tweak II è inoltre possibile modificare, oltre che le frequenze di funzionamento della scheda, anche i parametri di attivazione delle ventole, oltre che quelli relativi al voltaggio, che consentono agli utenti più esperti (o ai più appassionati) di ottimizzarne il le performance . Sul retro della scheda possiamo trovare ben tre connettori Display Port, un DVI dual link e una porta HDMI. I connettori per l’alimentazione ausiliaria sono sul lato della scheda, un 6-pin ed un 8-pin.
Passiamo alle nostre considerazioni: le dimensioni della scheda sono piuttosto generose, complice il dissipatore DirectCU III che ha dimensioni più abbondanti rispetto al precedente DC2 con cui sono equipaggiate le 290X/280X, ma un sistema di dissipazione efficace non guasta sulla 390X, che dal canto suo genera davvero parecchio calore quando viene spinta sotto carico. D’altronde la GPU Hawaii nelle sue prime versioni, con il dissipatore stock, ha manifestato in precedenza qualche caso di surriscaldamento.. Ma grazie al dissipatore proprietario di ASUS non abbiamo riscontrato problemi nel mantenere la temperatura della GPU a livelli accettabili e non si è verificato alcun caso di “thermal throttling”. ASUS dichiara che la Strix R9 390X è circa il 10% più veloce rispetto a una 290X reference, prestazioni che abbiamo avuto modo di confermare nei nostri benchmark; in alcuni casi il miglioramento è stato addirittura più elevato. Questo incremento prestazionale si riflette ovviamente pure sul fronte dei consumi, che come prevedibile sono superiori rispetto alla 290X.
Eccoci finalmente a parlare della vera innovazione, ossia della GPU Fiji XT di cui sono dotate le nuove AMD Fury. Partiamo dalla sorella minore della gamma, la Radeon R9 Fury, che abbiamo avuto modo di provare nella versione customizzata da ASUS. La GPU Fiji XT con cui è equipaggiata la R9 Fury è basata sull’architettura AMD GCN 1.2 (Graphics Core Next), con processo produttivo a 28nm e dispone di 3584 shader, 224 texture unit e 64 ROPs; si tratta di una versione depotenziata rispetto a quella installata sulla FuryX. Il clock della GPU nella versione ASUS Strix è di 1000 MHz, a fronte di una potenza di elaborazione di ben 7.2 TFlops. Sullo stesso chip troviamo poi 4GB di velocissima memoria HBM, con clock di 500 MHz e interfacciata tramite un bus di ben 4096-bit, che consente un’eccezionale banda passante sulla memoria di ben 1.0 Gbps, a fronte di consumi contenuti. Al contrario le RAM GDDR5 dispongono di frequenza molto più elevata – e quindi di consumi e dissipazione superiori – con un bus di memoria molto meno ampio. Insomma i numeri sono tutti a favore di HBM!
Nella versione da noi provata, la Strix R9 Fury, non mancano ovviamente le tipiche innovazioni firmate ASUS: PCB ridisegnato a favore dell’efficienza e dell’overcloccabilità, dissipatore DirectCU III con tecnologia 0dB e sistema di alimentazione Digi+ VRM a 12 fasi per consentire una migliore modulazione dei voltaggi applicati in OC. Da notare che per il momento l’overclock è applicabile solamente alla GPU. Ma non siamo così sicuri che l’overclock delle memorie porterebbe benefici tangibili: con un bus da 4096-bit e 1Gbps di bandwidth i 4GB di memoria HBM non rappresentano di certo un collo di bottiglia! Strix R9 Fury dispone di tre connettori Display Port, un DVI dual link e una porta HDMI 1.4, in grado di gestire connessioni 4K@30Hz; per utilizzare risoluzioni 4K@60Hz è necessario utilizzare le connessioni DisplayPort. Infine i connettori per l’alimentazione ausiliaria sono due, da 8-pin, posizionati sul lato della scheda.
La top di gamma Radeon R9 Fury X è nata per competere con Nvidia al vertice delle prestazioni tra le schede grafiche a GPU singola: dispone quindi di tutta la potenza necessaria per far girare i giochi a risoluzione 4K, grazie alla GPU Fiji XT, assemblata con processo produttivo a 28 nanometri, che in questo caso non è depotenziata e dispone quindi di ben 4096 stream processors- Anche le texture units salgono da 224 a 256, garantendo un texture fillrate di 268.8 GT/s contro i 224 GT/s della R9 Fury, ed una potenza di elaborazione complessiva di 8.6 TFLOPS, superiore del 7% rispetto alla R9 Fury. Abbiamo già trattato in precedenza questa innovativa soluzione grafica targata AMD e potrete leggere l’articolo integrale con la prova a questo link. Di seguito trovate una tabella riassuntiva con tutti i dati relativi alle schede AMD prese in considerazione:
La nuova Radeon FuryX è l’attuale punta di diamante tra le schede grafiche di AMD, e per il momento non ne sono previste versioni customizzate; per raffreddare questo mostro di potenza troviamo quindi integrato un sistema di raffreddamento liquido con radiatore da 120mm e controllo della ventola comandato direttamente dalla scheda, che consente di mantenere le temperature di esercizio a livelli accettabili (attorno ai 50°C in full load). Ovviamente la configurazione con dissipatore liquido separato ha consentito agli ingegneri di AMD di contenere parecchio le dimensioni della scheda, che è molto più compatta rispetto alla sorella R9 Fury e poco più grande rispetto a una vecchia R7 260X, come è possibile vedere nella foto qui sotto:
Il consumo dichiarato di questa scheda, con un utilizzo tipico, è di 275W; i due connettori da 8 pin, per l’alimentazione supplementare della scheda possono arrivare a supportare un massimo di 375W. Durante i nostri test abbiamo misurato il consumo complessivo del nostro sistema (Intel Core-i7 4790K – MB ASUS Maximus VII Ranger) che è rimasto sui 400 Watt a pieno carico, con uno scostamento del 3% circa a seconda del gioco utilizzato. È possibile applicare l’overclock utilizzando le classiche utility (es. ASUS GPU Tweak) oppure con l’apposita funzione AMD PowerTune, che non consentono tuttavia di applicare overclock alle memorie HBM. E’ comunque possibile applicare un leggero overclock alla GPU, nell’ordine del 5-6%, senza ottenere tuttavia risultati apprezzabili in termini di prestazioni. Per quanto riguarda la connettività, sul retro della scheda troviamo 3 DisplayPort e 1 connettore HDMI. Ecco di seguito un’altra tabella di confronto tra la FuryX ed altre schede di fascia analoga:
Per testare al meglio le potenzialità di queste schede abbiamo utilizzato un mix di titoli recenti, possibilmente dotati di benchmark integrato, tali da spingere al massimo le nuove soluzioni grafiche a risoluzioni elevate e con sequenze ripetibili. Abbiamo effettuato i nostri test a risoluzione 1440p WQHD (2560×1440) e 4K UltraHD, e talvolta anche in 1080p FullHD, rilevando per alcuni titoli anche il consumo complessivo del nostro sistema, per avere un’idea del consumo effettivo delle varie schede grafiche. Il sistema da noi utilizzato aveva queste caratteristiche:
Procediamo quindi con l’analisi dei risultati che abbiamo ottenuto.
Cominciamo esaminando i risultati ottenuti con Batman: Arkham Knight, il nuovo capitolo della saga dell’uomo pipistrello; per l’esecuzione dei test abbiamo utilizzato il benchmark integrato, in modalità DX11 impostando il livello di dettaglio su Alto, con MSAA attivato ed effetti PhysX disattivati. Per un confronto più completo abbiamo inserito anche altre schede grafiche AMD della generazione precedente. Dai risultati appare evidente come sia possibile giocare in 4K a questo titolo senza particolari problemi utilizzando le due schede dotate di GPU Fiji XT, ma anche la 390X e la sorella minore 290X si difendono ancora abbastanza bene. A risoluzione WQHD nessuna delle tre schede esaminate ha mostrato problemi a gestire questo titolo a dettaglio massimo, con framerate che si attestano oltre i 60 fps.
L’attesissimo GTA V in versione PC è in grado di spremere il massimo dalle moderne soluzioni grafiche: utilizzando il preset di dettaglio Ultra, con MSAA4x attivato, AF 16x – mantenendo il Motion Blur disattivato ed i dettagli dell’erba impostati su high, abbiamo ottenuto buone performance a risoluzione WQHD da parte di tutte le schede prese in esame. Meno buono le performance in 4k. Per una giocabilità ottimale in 3840×2160 è consigliabile quindi abbassare l’antialiasing a 2x, che a quella risoluzione è più che sufficiente, e scalare di un livello il preset di dettaglio. In questo modo il framerate si attesterà su valori superiori a 30 fps con le nostre tre soluzioni grafiche, e la resa visiva resterà in ogni caso decisamente superiore alle versioni per console.
Abbiamo inserito nel test anche Metro Redux, perchè resta ancora un osso duro a livello grafico, soprattutto in 4K e con dettagli al massimo. Per l’esecuzione dei test abbiamo utilizzato ovviamente il benchmark integrato, impostando il livello di dettaglio come segue: qualità High – SSAA off – AF 4X – motion blur normal – tessellation high – PhysX off.
Con Metro Redux abbiamo anche misurato i consumi complessivi del nostro sistema, con le diverse schede in full load. Di seguito i risultati:
Come si vede le schede dotate della nuova GPU Fiji XT hanno un consumo inferiori alle precedente Hawaii, in rapporto alle prestazioni; la Strix R9 390X, disponendo della GPU Hawaii XT in versione potenziata, ha un consumo più elevato che le consente però di ottenere prestazioni di buon livello.
Analizziamo ora le prestazioni con il reboot di Thief: per l’esecuzione dei nostri test abbiamo utilizzato il preset di dettaglio Ultra, in modalità DX11 mantenendo l’antialias FXAA disattivato. Le schede che abbiamo preso in esame sono in grado di gestire senza troppi problemi il 4K, anche se la R9 390X potrebbe incontrare qualche difficoltà nelle situazioni più concitate. Scalando a risoluzione WQHD il titolo è in grado di girare stabilmente a 60 fps medie, su tutte e tre le schede. Vediamo i consumi:
Come possiamo vedere dai consumi rilevati, che vi ricordiamo sono quelli complessivi relativi all’intero sistema test, possiamo osservare che la R9 390X è ancora una volta la più esosa in termini di consumo energetico; grandi passi in avanti sono invece stati fatti dalle nuove schede grafiche dotate di GPU Fiji, che a fronte di un consumo complessivo paragonabile alla R9 290X offrono una resa prestazionale notevolmente superiore.
Passiamo al prossimo titolo: Alien Isolation. Che dispone ovviamente di benchmark integrato. Abbiamo eseguito i test prestazionali impostando il livello di dettaglio su Ultra, con i seguenti parametri: SMAA2x – AF16x – SSAA attivato – DOF attivato
Come possiamo vedere le nostre tre schede non hanno mostrato particolari problemi nel gestire Alien Isolation, restando sempre con un framerate superiore ai 45 fps anche in 4k; un ottimo risultato, che conferma la validità di ognuna delle soluzioni grafiche proposte. Passiamo a valutare i consumi complessivi:
Si conferma quanto già visto in precedenza: la R9 390X è la più esosa in termini di consumo energetico, con un consumo nettamente più elevato rispetto alle altre schede, che risultano tutte più o meno allineate. Vi ricordiamo che i consumi segnalati sono relativi all’intero sistema.
L’RPG di Monolith Productions ambientato nell’universo de “Il Signore degli Anelli” non crea troppi problemi alle tre schede grafiche da noi esaminate: anche a risoluzione 4K il framerate resta sopra le 40 fps, garantendo una giocabilità ottimale. Per l’esecuzione dei nostri test abbiamo utilizzato i seguenti parametri: Preset di dettaglio ultra – FXAA ed effetto scia abilitati – Tessellation abilitata. Diamo ora un’occhiata ai consumi complessivi rilevati:
Come possiamo vedere la STRIX R9 390X si rivela nuovamente molto assetata di energia, con le altre schede in esame che si allineano all’incirca allo stesso valore; fa eccezione la R9 280X, il cui consumo è inferiore perchè l’architettura è stata già spinta al suo limite massimo (ricordiamo che la 280X è un revamping della “vecchia” ed apprezzata HD7970!). Ricordate che il consumo indicato è quello complessivo del sistema!
Finalmente un po’ di innovazione con il nuovo capitolo del racing game Codemasters con licenza ufficiale del mondiale di Formula 1: la grafica questa volta è migliorata davvero molto con la transizione verso le piattaforme nextgen. E ovviamente i requisiti hardware per ottenere una buona fluidità a risoluzione 4K si sono alzati. Per i nostri test abbiamo utilizzato i seguenti parametri: Dettagli preset altissimo – SMAA 2x – AF 16x. Nessun problema per tutte e tre le schede grafiche top di gamma, che riescono a gestire il 4K senza problemi. Mentre la 290X fatica e al di sotto di quel modello il traguardo del 4K diventa ingestibile.
Altro racing game: Grid Autosport. Pure qui con benchmark integrato; per evitare problemi dovuti alla variabilità del circuito utilizzato abbiamo effettuato la media di tre misurazioni per ogni scheda. I parametri utilizzati sono i seguenti: dettaglio Ultra – MSAA 4x – tutti i riflessi attivati e al max. Come possiamo vedere le tre schede prese in esame non hanno problemi a gestire Grid in 4K, con un framerate che passa dalle 48 fps medie della 390X alle 61 fps medie della FuryX. Ottimi risultati dunque per tutte e tre le soluzioni AMD top di gamma.
Ultimo titolo considerato: Total War Attila. L’RTS di Creative Assembly e SEGA è in grado di mettere a dura prova le soluzioni grafiche moderne, in particolare a risoluzioni elevate. E per rincarare la dose noi abbiamo utilizzato il preset di dettaglio Qualità Massima, con le ombre impostate in “Prestazioni”. Si tratta ovviamente di una situazione estrema, che porta le schede a dare un framerate potenzialmente basso, ma che ci consente di confrontarne le potenzialità eliminando eventuali colli di bottiglia dovuti al processore. Per utilizzare questo livello di dettaglio è tuttavia necessario scalare la risoluzione in 2560×1440, dove con le nuove schede AMD otteniamo un livello di framerate accettabile. Attenzione, anche con questo titolo non è impossibile giocare a risoluzione 4K usando queste schede; con il preset di dettaglio Qualità la FuryX fa segnare una media di 39 FPS; il framerate non scende sotto le 30 FPS e Attila risulta giocabile, a patto però di accettare qualche compromesso con il livello di dettaglio. In qualsiasi caso, usando una di queste schede, preparatevi ad assedi epici dal realismo eccezionale!
In conclusione possiamo affermare di trovarci davanti a tre soluzioni grafiche di altissimo livello, in grado di riscattare l’onore di AMD in ottica gaming: la Radeon R9 390X porta ai massimi livelli lo sviluppo della GPU Hawaii XT, garantendo prestazioni decisamente più elevate rispetto alla 290X. Ciò purtroppo si riflette negativamente sul consumo energetico e sulla quantità di calore generato, che nella versione da noi provata resta comunque elevato nonostante il dissipatore ASUS DirectCU III che svolge egregiamente il suo lavoro. AMD Radeon R9 Fury e R9 FuryX invece hanno portato al debutto una nuova generazione di GPU, con un carico di innovazione davvero notevole grazie alle memorie HBM. Dimostrando tutta il knowhow di AMD nel dar vita a soluzioni di fascia alta, performanti e innovative. C’è da dire che i driver allo stato attuale sono ancora abbastanza “acerbi”, quindi i risultati da noi misurati sono senz’altro passibili di un ulteriore incremento!
Passiamo un attimo ad un altro aspetto principale: il prezzo. ASUS Strix R9 390X è disponibile ad un prezzo di listino di 629 Euro, ASUS Strix R9 Fury ad un prezzo di listino di 669 Euro, mentre la top di gamma AMD R9 FuryX ha un prezzo di listino di 720 euro. Il delta tra le tre soluzioni di fascia alta è quindi piuttosto contenuto. E se dovessimo acquistare una di queste tre schede, la scelta ricadrebbe inevitabilmente su una delle due R9 Fury: per via di consumi più contenuti, architettura di nuova generazione con memorie HBM e prestazioni sempre eccellenti anche con il gaming in 4K.
La domanda che vi farete sorge spontanea: e le schede Nvidia? Entreranno in gioco a breve! Stiamo infatti preparando un testa a testa tra AMD Radeon R9 FuryX e Nvidia GTX 980 Ti! Quindi continuate a seguirci sulla pagina Facebook ufficiale di Gametime, dove ogni giorno è… TEMPO DI VIDEOGIOCHI!
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