Il Governo ha deciso di lanciare un bonus… per i videogiochi. Ecco tutti i requisiti e come fare per ottenerlo subito
A livello economico, stiamo vivendo uno dei periodi in assoluto più complicati del passato recente. Il caro vita sta andando a pesare, e non poco, sulle tasche di milioni di italiani. Il costo anche solo per fare la spesa è aumentato a dismisura negli ultimi tempi, per via di mancanza di materie prime e dell’inflazione. Stesso discorso per la benzina, con il carburante che ormai da settimane sfiora i 2 euro al litro.
Per ovviare a questa situazione, il Governo sta studiando nuovi bonus ed incentivi che possono andare ad aiutare le categorie più a rischio e con l’ISEE più basso. Tra le altre cose, pare sia in fase di elaborazione una manovra per dar vita ad un bonus legato ai videogiochi. E accedervi è molto semplice. Ecco tutti i requisiti necessari e cosa bisogna fare per mandare la domanda.
Bonus videogiochi: requisiti e come fare subito domanda
Il Bonus videogiochi è finalmente diventato realtà. Si tratta di un incentivo lanciato dal governo per sostenere la produzione di titoli italiani a valore culturale, che può essere utilizzato dai consumatori residenti nel nostro Paese rientrando in alcune categorie specifiche che sono già state delineate.
Emanato dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, sotto il Ministero della Cultura, il 21 luglio è già stata pubblicata la lista completa dei beneficiari. Stiamo parlando di un credito di imposta, rivolto a tutte le imprese di produzione che investono per creare videogiochi con un riconosciuto valore culturale. Il rimborso è pari al 25% delle spese registrate, con un limite massimo di 1 milione di euro all’anno per impresa e gruppo di imprese.
A poterne beneficiare sono tutti gli sviluppatori che hanno sede legale nell’Area Economica Europea, i soggetti a tassazione in Italia, coloro che hanno un capitale sociale e patrimonio netto non inferiore a diecimila euro. Sono invece escluse associazioni culturali e fondazioni senza scopo di lucro, così come le aziende che non hanno la classificazione ATECO 62 o 58.2.
A livello di tempistiche, lo sviluppo di un titolo deve iniziare entro 180 giorni dalla sessione stabilita, con l’istanza che deve essere confermata entro 180 giorni dalla prima commercializzazione. Si tratta di un importante passo in avanti per l’intera industria videoludica, col Governo che vuole incentivare la produzione di nuovi videogiochi per dar lustro ad un settore in continua crescita.