Il nuovo Fable ha a quanto pare seri problemi che ne stanno ritardando lo sviluppo, ma si tratterebbe di problemi legati proprio al team che è stato scelto per il gioco e quindi qualcosa di difficilmente rimediabile.
A parlare di questo è Juan Fernández videogame designer che lavora adesso dentro Ninja Theory e si sta occupando di Hellblade 2 ma che in passato è stato videogame designer dentro Playground Games, i ragazzi che si stanno invece occupando del nuovo capitolo di Fable. E che a detta sua forse hanno puntato un po’ troppo in alto e ora stanno pagando lo scotto dell’inesperienza.
Le informazioni riguardo Fable sono arrivate per vie traverse durante un’intervista che Fernández ha rilasciato agli amici spagnoli di Vandal mentre si parlava del nuovo Hellblade, cui sta contribuendo in maniera sostanziale. Sue sono per esempio le mosse scelte per far combattere Senua, la protagonista di Hellblade: Senua’s Sacrifice. Ma, come accennavamo, durante l’intervista c’è stato spazio anche per parlare dei suoi vecchi compagni di studio e del lavoro su Fable, un gioco molto atteso dentro Xbox.
Il ritardo di Fable colpa dell’inesperienza
Secondo Juan Fernández fondamentalmente il fatto che non si vada spediti verso la conclusione dello sviluppo del nuovo Fable è che il gioco è stato affidato a un team che finora si è sempre occupato di tutt’altro genere di titoli. Perché quelli di Playground Games sono sì abili sviluppatori ma finora si erano concentrati sui titoli di corse. Loro è per esempio Forza Horizon 5, la risposta a Gran Turismo in esclusiva per le console Microsoft. Non stiamo quindi parlando di un team di sviluppo totalmente composto da sprovveduti ma sicuramente, ed è questo quello che dice anche il videogame designer, avere esperienza con i giochi di corsa non significa che si sia in grado di gestire un gioco di ruolo a mondo aperto.
Non è difficile poi immaginare che per quanto possano essere navigati e ambiziosi, ci sia dalle alte sfere un po’ il fiato sul collo per questo che è il reboot forse tra i più attesi degli ultimi anni. Il primo annuncio è arrivato infatti nel 2020 ma poi persino Playground Games aveva mantenuto un profilo molto basso senza dare nessun aggiornamento. E ora forse riusciamo anche a capire perché. Perché il progetto sta andando a rilento. Quello che racconta Fernandez è per esempio che il team di Playground Games cerca di dimostrare di essere in grado di fare le stesse cose che gli altri team di sviluppo fanno con la metà delle risorse umane.
E fa l’esempio di Assassin’s Creed: “i giochi di ruolo con componente action a mondo aperto sono incredibilmente complessi da sviluppare, richiedono molto tempo e molte persone. Dentro Playground pensano sempre a fare di più con meno, per esempio se Assassin’s Creed è stato realizzato da 5mila persone loro lo fanno con 150 o con 200 persone e se lo sviluppano in sette anni loro lo sviluppano in cinque”. Per Juan Fernández sono stati comunque tre anni di lavoro molto interessanti che poi si sono interrotti anche perché, questo si legge tra le righe, probabilmente non basteranno cinque anni per completare lo sviluppo del nuovo Fable e il videogame designer ammette candidamente di non essere il tipo che può lavorare per più di un tot di anni sullo stesso progetto.