Una possente scure si abbatterà su Overwatch dopo la decisione storica presa dal team di sviluppo.
Stiamo di nuovo parlando delle molte e orribili conseguenze di quelle accuse, aggiungiamo noi ormai probabilmente in buona parte corroborate da fatti, riguardo gli abusi e le molestie subite da diverse dipendenti di Blizzard. Gli strascichi di questa vicenda indegna si sono riverberati anche proprio sul multiplayer di punta di Blizzard: Overwatch.
I recenti ritardi sono infatti in parte attribuibili alla congiuntura planetaria derivata dalla pandemia ma per un’altra parte sono proprio conseguenza di alcune azioni intraprese a seguito del vaso di Pandora che si è aperto.
Overwatch, una forma virtuale di damnatio memorie
Dentro Overwatch non sentirete più nessuno chiamare per nome quello che fino a non molto tempo fa era il personaggio Jesse McCree. Esiste nella realtà un Jessie McCree ed è un ex dipendente proprio di Blizzard. L’operazione di eliminazione del suo nome dal gioco si è resa necessaria dopo che McCree è risultato coinvolto in quella schifosa vicenda della chat di gruppo del Blizzcon “Cosby Suite”.
McCree era infatti tra quelli che durante una edizione del Blizzcon avevano parlato senza mezzi termini, e forse poi erano passati ai fatti, di portare in quella che avevano ribattezzato la Cosby Suite qualcuna delle dipendenti di Blizzard presenti alla conferenza.
Avere dentro Overwatch un personaggio con il suo nome e cognome non era più possibile e per questo motivo il personaggio con un braccio solo, semi pistolero, avrà presto un nuovo nome. Tutti gli altri personaggi vedranno i propri dialoghi rivisti e corretti per eliminare completamente il nome.
E questa decisione ha avuto un impatto negativo anche su un contenuto che sarebbe dovuto uscire a settembre e che avrebbe riguardato proprio la storia del braccio di McCree. Al posto della sua storia è stato fatto uscire Malevento. Stando alle informazioni che qualche appassionato ha pubblicato su reddit sono rimaste in piedi solo le battute che sono effettivamente necessarie a far capire ai giocatori cosa sta succedendo.
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Per qualcuno potrebbe essere una mossa eccessiva ma per molti, e soprattutto per molte, si tratta invece di un segnale che forse davvero qualcosa sta cambiando. Potrebbe essere solo marketing per cercare di tappare la falla che si è creata nella nave Blizzard ma intanto è già qualcosa.