Qualcosa di strano come Yakuza e qualcosa di violento come Bully: messi insieme producono questo nuovo titolo gratuito e fuori di testa.
Anche se siamo tutti concentrati sul prossimo GTA vale la pena ogni tanto ricordare che Rockstar Games ha costruito alcune delle esperienze di gioco più strane che ci sia mai capitato di vedere e tra queste c’è il gioco ambientato all’interno di una scuola: Bully.
Parlando di altre stranezze non si può non ricordare come ci sia un intero team di sviluppo che costruisce giochi che mescolano abbondanti dosi di violenza sopra le righe con la follia umana più variegata: il team di sviluppo è Ryu ga gotoku e il gioco ovviamente è la serie Yakuza. Qualcuno pare aver messo insieme il DNA di questi due giochi per creare una terza esperienza assurda. Anche questa si svolge dentro una scuola ma la flessibilità va ben oltre.
I videogiochi a volte possono dare lezioni di vita e lasciare il segno. Altre volte si tratta solo di videogiochi e di momenti con cui staccare invece la spina dalla realtà, per poter vivere qualcosa di diverso. Perché qualcuno dovrebbe vivere qualcosa di diverso tornando però a scuola è una domanda che, leggendo la sinossi di Return To Campus, viene da porsi.
Basta poi guardare questo mix tra Bully e Yakuza per rendersi conto che la domanda è posta nel modo sbagliato. Perché la scuola open world di Return To Campus non è niente di quello che potremmo aver vissuto in qualunque livello dell’educazione pubblica o privata.
I suoi sviluppatori, un team cinese, così scrivono sulla pagina Steam spiegando che cos’è Return To Campus: “un gioco open world ambientata a scuola in cui si possono bullizzare i compagni di classe, riscuotere il pizzo, fare acquisti cinque dita al supermercato e far saltare in aria la scuola“.
Siamo quindi decisamente di fronte alla versione interattiva di quei film un po’ assurdi che hanno popolato la cinematografia, in particolare quella degli anni ’90 e inizio 2000. Il gioco è un free to play e quindi forse non possiamo aspettarci né la profondità né la scansionata raffinatezza di Bully o di Yakuza (se volete altre follie provate anche questo titolo) , ma dato il fatto che è un gioco gratuito forse vale la pena dargli una chance come passatempo innocuo.
Preparatevi però a un’esperienza che potrebbe avere più di qualche bug e qualche glitch, come riportato anche dalle prime recensioni lasciate sulla piattaforma di Valve. Per quello che riguarda il team di sviluppo, leggendo sempre sulla pagina Steam del gioco scopriamo che Return To Campus è stato sviluppato da un solo developer, 聂宇星, che ha deciso di produrre un videogioco free to play, in controtendenza rispetto a quello che altri team di sviluppo cinesi offrono.
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