Bully è un gioco che, in molti, ricordano bene e un recente Remake è comparso online. Il video ci mostra tutta la sua potenza in Unreal Engine 5
Un video in cui il protagonista è Bully in un Remake spettacolare è quello che è stato pubblicato su YouTube, molto più precisamente su di un canale che conosciamo molto bene. Si tratta di un trailer in Unreal Engine 5 in cui si gioca con un remake del titolo per PC e per console sfruttando l’attuale next-gen.
All’interno di questo filmato non mancano alcuni dettagli riguardanti gli ambienti e gli stessi personaggi del gioco originale di Rockstar Games. Chi ha preso visione di questo video, di sicuro avrà notato le differenze sia nel personaggio di Bully che delle ambientazioni con il progetto iniziale per PS2. Avete letto della realizzazione del remake di un remake?
Bully Remake in Unreal Engine 5: che dire?
Un altro prodotto, sullo stesso canale YouTube, ci ha fatto tornare a New Vegas, ma con un ottica del tutto differente. Quello di oggi è un lavoro messo in piedi facendo attenzione ai minimi dettagli, anche se non è un lavoro perfetto al 100%. I più attenti di sicuro avranno visto la presenza di alcune imperfezioni nel volto dei vari personaggi e nelle animazioni degli stessi. Una cosa da sottolineare è che questo è nato da un progetto realizzato fan-made per mano di TeaserPlay, e non dalla casa madre del videogioco. Uno dei titoli più chiacchierati negli anni è stato proprio Bully, che oggi torna in auge grazie alla potenza dell’Unreal Engine 5.
Infatti, molto spesso, capita di leggere notizie inerenti ad un probabile remake o ad un secondo capitolo anche se per il momento sono solo voci prive di fondamento. E così ci troviamo di fronte ad un lavoro in cui, è possibile vedere, che si può creare un’opera interessante e buona sfruttando le tecnologie di Epic Games. Molto utili in questo caso sono stati strumenti come Lumen, Nanite e il ray tracing.
Molto importante è da aggiungere il fatto che, TeaserPlay, abbia fatto uso di Metahuman per realizzare i volti di Jimmy Hopkins e Dr. Crabblesnitch. Un risultato che, ad ogni modo, ci piace molto.