Call of Duty Modern Warfare 2 aveva instaurato con i suoi giocatori e le sue giocatrici un rapporto troppo stucchevolmente fatto solo di complimenti. E ora arriva una ondata di ban apparentemente immotivati a rompere l’idillio e riequilibrare le cose.
Sparando nel mucchio di certo sono già stati eliminati diversi cheater ma a giudicare dalla rabbia e dal malcontento che sta montando online, sui social ma non solo, deve anche esserci qualcosa che non va nel mondo di Activision. Ma sparare nel mucchio non può essere una filosofia valida per gestire un multiplayer online.
In particolare, sempre prestando fede a ciò che c’è online, ci ha colpito la storia di un utente che si è visto bannare in realtà da Vanguard ma che potrebbe dare comunque una visione diversa di quello che sta succedendo dentro modern Warfare 2.
Call of Duty Modern Warfare 2 fa (troppa) pulizia
E’ sul profilo Twitter del creator Jake Lucky che si è creata una sorta di sala convegni per tutti quelli che sembrano essere stati bannati senza motivo da Modern Warfare 2. E se anche non prendessimo per buone tutte le lamentele non è davvero possibile che una quantità così alta di giocatori si lamenti pubblicamente per essere stati cacciati in modo permanente da un gioco regolarmente acquistato se poi sono dei cheater. La questione è dunque decisamente più complessa. Modern Warfare 2 ha avuto un buon feeling con i giocatori anche se non è di certo un prodotto perfetto.
Forse alla base dei molti comportamenti anomali ci sono i crash, soprattutto su pc, che costringono a riavviare e potrebbero essere interpretati come uso fraudolento di software non autorizzato. Sul social dell’uccellino azzurro tra i molti commenti che plaudono all’iniziativa perchè finalmente i cheater non potranno più fare nulla c’è chi prova a trovare una logica nei ban di chi ha appena comprato e aperto il gioco; un motivo potrebbe essere l’aver usato software non lecito in un CoD precedente ma non si spiegano i ban di chi dichiara di non averlo mai avuto un CoD precedente. E poi c’è chi suggerisce che potrebbe essere un problema di DirectX e di qualche altro software che deve trafficare con loro (le luci RGB dei case per esempio).
E poi c’è la storia di un utente talmente punto sul vivo da un ban ricevuto su Vanguard da aprire un sito su cui ha raccontato la cronaca del suo ban permanente per uso di software illegale che poi è stato rivisto, stranamente, dopo che l’utente aveva portato la questione al giudice di pace di zona, con una pila di documenti che mostravano cosa c’era in background e cosa c’era in funzione quando Vanguard gli si era chiuso davanti crashando e provocando il ban.