Call of Duty, Sledgehammer cambia i piani per il futuro

Call of Duty è una bestia complessa di cui si occupano a giro diversi team di sviluppo e tra questi c’è Sledgehammer Games che sembra aver preso una decisione molto precisa per il suo prossimo capitolo della serie.

Oltre a Sledgehammer, infatti, gli altri due team che contribuiscono ai capitoli principali di CoD ci sono Treyarch e Infinite Ward. E ognuno ha il suo stile e la sua ambientazione preferita.

Treyarch è quello che si è fatto conoscere per il modo in cui ricrea le battaglie del passato, per esempio, mentre proprio Sledgehammer guarda sempre e con successo al futuro. E potrebbe essere il futuro la nuova carta del developer dopo i problemi avuti con Vanguard.

Call of Duty, il prossimo titolo di Sledgehammer lontano da Vanguard

Se si guarda ai risultati che il developer ha ottenuto quando gli è stato chiesto di sviluppare qualcosa che avesse come ambientazione la Seconda Guerra Mondiale e quello che è stato Advanced Warfare è evidente come i ragazzi di Sledgehammer Games abbiano un vero dono per creare la guerra di domani più che quella di ieri. E poi è arrivato Vanguard.

Per la serie di CoD, Vanguard è stato un po’ un passo falso e per il suo team di sviluppo una delusione. Una delusione che ha mandato anche gambe all’aria i progetti per il futuro che, stando a diversi retroscena, erano davvero tanti dal punto di vista narrativo per il gioco. Ma non si dica che il team Activision non ha risorse e Sledgehammer Games ha puntato di nuovo proprio su Advanced Warfare ottenendo da Activison luce verde.

Se avete apprezzato il futuro della guerra crerato da questo team di sviluppo per Call of Duty prepartatevi però ad una attesa piuttosto lunga. Il nuovo Advanced Warfare non è infatti previsto prima di almeno tre anni e prima di lui dovrà necessariamente uscire il gioco prodtto invece da Treyarch, che è previsto per il 2024. La notizia sta facendo il giro di Twitter e l’accoppiata Sledgehammer Games Advanced Warfare è qualcosa che tanti aspettavano di sentire di nuovo a giudicare dai punti esclamativi che popolano molti messaggi.