Fortnite continua ad essere uno dei giochi più apprezzati da chi predilige i titoli multiplayer ma l’ultimo e più recente aggiornamento cui è stato sottoposto il battle royale firmato Epic Games sembra pensato per diventare l’incubo numero uno di Activision e di Warzone 2.
I due titoli hanno alcuni elementi in comune anche se si rivolgono, almeno all’apparenza, a tipologie diverse di pubblico. Se infatti il battle royale psichedelico di Epic Games accompagna ai combattimenti tutta una serie di quest ed elementi accessori spesso anche molto divertenti, Warzone arrivato alla seconda versione è invece un battle royale duro e puro in cui il massimo degli elementi cosmetici sono quelli che servono a personalizzare armi e equipaggiamenti. che però rimangono totalmente legati alla realtà.
Nel gioco Epic Games è stato proprio di recente rilasciato l’aggiornamento numero 23.30 che ha, per restare in tema di oggetti cosmetici poco plausibili, reso disponibili altri accessori a tema Dragon Ball. Ma non sono solo i costumi e le sfere del drago che sono degni di nota in questa ultima versione.
Fortnite si aggiorna e Epic fa marcia indietro
Nell’aggiornamento appena rilasciato è arrivato un cambiamento importante che riguarda la durata delle Quest settimanali che sono tecnicamente in pratica diventate Quest stagionali e che modificano in maniera possiamo dire sostanziale l’esperienza di gioco per tanti. Ma dentro il codice del nuovo aggiornamento i data miner hanno scavato, come sempre, e hanno rintracciato alcuni elementi che danno sostanza e confermano i rumor relativi alla possibilità di cambiare prospettiva di gioco dentro il battle royale.
Facendo proprio in modo che Fortnite diventi un po’ più simile a Warzone. Si è dibattuto molto sull’idea che un gioco in cui più di metà delle attività servono a regalare al proprio personaggio nuovi accessori e nuovi costumi forse non possa trarre beneficio dal mettere i giocatori nelle condizioni di non vedere i costumi e gli elementi di gioco così duramente ricercati.
Fortnite e Warzone, lontani eppure vicini
Oltre alla questione legata al cambiamento di prospettiva di gioco, che per esempio potrebbe avvicinare Fortnite non solo a Warzone ma anche a PUBG, c’è quella secondaria ma neanche troppo legata alla gestione della mira con le armi. Il battle royale di Epic è famoso per il modo assurdo in cui vengono progettate le armi, una libertà che viene anche dal fatto che non ostruiscono la visuale essendo essa in terza persona. Abilitare una modalità in prima persona potrebbe portare anche a cambiare almeno in parte le armi. Come la prenderanno i giocatori sull’Isola?