La notizia del giorno continua ad essere l’acquisizione da parte di Microsoft, ovvero di Xbox, di Activision Blizzard ma emergono ancora dettagli riguardo i comportamenti assolutamente inappropriati tenuti da una fetta dei dipendenti.
La società, che diventando parte della famiglia Xbox cerca platealmente di sopravvivere a se stessa, si trova al centro dell’ennesima puntata di uno scandalo che sembra infinito. A riportare l’aggiornamento è di nuovo il Wall Street Journal che stavolta parla di 37 impiegati, questo è il numero confermato anche dalla stessa società, che sono stati licenziati per condotta inappropriata sul luogo di lavoro da luglio scorso a oggi. Altri 44 sarebbero stati oggetto di provvedimento disciplinare. Ma i numeri dei colleghi del Wall Street Journal parlano di oltre 700 report interni riguardo discriminazione e molestie.
E se la società, che a quanto pare continuerà ad avere Bobby Kotick ai piani alti, ha dovuto in qualche modo confermare i 37 licenziati e 44 sanzionati dichiara allo stesso tempo che i numeri riportati dai colleghi non sono veritieri ma sono stati gonfiati.
Activision Blizzard, mamma Xbox li salverà?
Il licenziamento di 37 impiegati che si sono macchiati di comportamenti illeciti è sicuramente un piccolo passo nella direzione di quel “aggiustare” la cultura interna di Activision Blizzard. Ma decisamente almeno dal nostro punto di vista , e dal punto di vista di tanti giocatori e giocatrici, si tratta per l’appunto di un piccolo passo su una strada che rimane lunga. Una strada che per esempio ha chiesto a gran voce che Bobby Kotick venisse tolto dalla sua posizione di comando, una richiesta cui la società ha risposto che il CEO si licenzierà se non sarà in grado di risollevare la cultura aziendale, quindi tradotto in parole povere di eradicare il problema delle molestie.
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Ma lo stesso Bobby Kotik è stato più volte accusato di aver guardato dall’altra parte quando impiegati ma soprattutto impiegate hanno riportato comportamenti scorretti e molesti nei propri confronti. E il Wall Street Journal riporta anche che nonostante Activision Blizzard abbia dichiarato di voler pubblicare un riassunto dei passi compiuti per cercare di eradicare la cultura degli abusi che è cresciuta all’interno della società a quanto pare il report che sarebbe dovuto uscire a dicembre è stato ritardato proprio per volontà di Bobby Kotick e la motivazione sarebbe che non voleva far sembrare il problema più grande di quanto in realtà non fosse.
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Un atteggiamento che secondo il nostro parere è sbagliato a priori: anche un solo caso di molestie è un caso di troppo. Non c’è modo di far apparire la situazione peggiore di quanto non sia. Tutti gli occhi sono ora puntati non tanto sulla società ma su Xbox che ha di recente dichiarato, per bocca del proprio big boss, di avere cambiato la propria cultura aziendale e di lavorare per creare un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso.