Una volta funzionava così, con rimedi rudimentali per connettere i primordiali smartphone in una vettura. Ora c’è Carplay, ovunque. 
C’è ancora chi si ricorda di un gigantesco dispositivo GPS per i viaggi su strada, con una voce robotica per niente aggraziata come Siri. Ora il concept di dispositivi per far entrare uno smartphone, e tutte le sue app, nel cruscotto di una macchina, è lo stesso. Per il resto è cambiato un mondo intero.
Esistono dei dispositivi, infatti, validi sia per smartphone Android sia per iPhone, quindi CarPlay. Consentono di effettuare chiamate, metti in coda Spotify, chiedere a Siri di tutto di più è legittimo solo CarPlay. Con un iPhone, certo, è tutto più semplice. Da iOS 13 in poi la dashboard di CarPlay offre anche una visione più semplice della strada da percorrere, tenendo traccia di mappe, controlli audio e suggerimenti di Siri, che forniscono un facile accesso a cose come gli eventi del calendario. Si può perfino utilizzare la dashboard per assumere il controllo dei tuoi accessori HomeKit, come gli apriporta. Ma chi ha un Android, può utilizzare Carplay in wireless? La risposta è sì.
Connessione wireless automatica, senza cavo USB.
Esistono dei dispositivi che si reperiscono facilmente su Amazon. Per esempio c’è il Carlinkit 3.0 mini wireless, un adattatore CarPlay Adapter per auto CarPlay cablate in fabbrica, compatibile con Audi, Porsche, VolksWagen, ma anche Ford, Hyundai, Mercedes e KIA. Piccolo, comodo da trasportare e adatto per più modelli di auto. L’impostazione del foro di dissipazione del calore consente al chip del prodotto di accelerare la dissipazione del calore, che è più durevole e stabile. Su Amazon addirittura scontato, addirittura quasi la metà: con una settantina di euro, in pratica, non userai più lo smartphone.
La sua principale funzione, infatti, è quella di godere di una connessione wireless automatica a CarPlay, senza un cavo USB. Wireless CarPlay consente di riprodurre facilmente musica, ottenere la navigazione o utilizzare Siri in modalità wireless. Facile da installare, plug and play. Ci vogliono meno di trenta secondi, nella peggiore delle ipotesi, per connettersi.
L’adattatore in questione, ma sono tutti così, con lo stesso principio, ha Wi-Fi e hardware Bluetooth. Si collega con Bluetooth e invia credenziali Wi-Fi al telefono, quindi si disconnette dalla rete Bluetooth. Da quel momento in poi, ha solo bisogno di Wi-Fi, attivando le reti Bluetooth e Wi-Fi sul proprio smartphone e assicurandosi che il telefono non sia connesso a altre reti.
