Castlevania: Lords of Shadow 2 – Enric Alvarez deluso dai voti ricevuti

Il boss di MercurySteam, Enric Alvarez, ha detto la sua sui voti tutt’altro entusiasmanti che la critica ha assegnato a Castlevania: Lords of Shadow 2: “Trovo assurdo che testate giornalistiche di fama mondiale come EDGE abbiano assegnato a Castlevania: Lords of Shadow 2 un voto di 4/10. Bisogna essere ciechi o stupidi per dare 4/10 a un prodotto di questa qualità. È un voto che spinge automaticamente gli utenti a non comprare tale gioco. Se un giocatore vede un voto così basso, inizia subito a pensare che quel gioco sia una schifezza, che sia fatto malissimo, che sia pieno di bug, che sia dotato di un pessimo gameplay e di una grafica orribile. Castlevania: Lords of Shadow 2 non presenta nessuno di quei difetti e quindi non merita un giudizio del genere. Capisco che Castlevania: Lords of Shadow 2 possa non piacere a tutti, ma le recensioni devono essere oggettive! Devono essere prive di opinioni personali! Chi scrive una recensione deve valutare un gioco in maniera oggettiva e Castlevania: Lords of Shadow 2 oggettivamente è un ottimo gioco. Come sviluppatore di videogiochi so bene di dover trarre insegnamento dalle critiche che vengono rivolte ai miei titoli, ma a tutto c’è un limite e questo limite è stato superato!”
Beh, io mi permetto di dissentire dalle considerazioni fatte da Alvarez riguardo all’oggettività delle recensioni. Nella valutazione di un gioco sicuramente incorrono elementi oggettivi (soprattutto in campo tecnico) ma una recensione è la valutazione di un individuo che giudica il gioco anche in base ad aspetti assolutamente soggettivi e le opinioni personali ci devono essere eccome! Non sono invece accordo con la valutazione data a Castlevania: Lords of Shadow 2 dai colleghi di Edge (qui trovate la nostra recensione se volete sapere cosa pensiamo noi del gioco) ma ciò non toglie che ognuno abbia pieno diritto di esprimere il proprio giudizio su un gioco e la sua opinione debba essere rispettata, a patto ovviamente che sia argomentata a dovere.

NOTA DI ROBERTO BUFFA: credo che l’oggettività assoluta non si possa raggiungere per ovvi motivi. Ed è inevitabile che in una recensione confluiscano pareri personali. Però secondo me si dovrebbe cercare di interpretare il gioco anche in base a criteri più generali, perché non è detto che uno si trovi sempre a recensire titoli che rientrino esattemente nelle sue “corde”. Pensiamo ad un buon gioco ma con meccaniche che ci risultino per qualche motivo “antipatiche” o indigeste. Esempio: qualcuno potrebbe non apprezzare l’elevata difficoltà di un Dark Souls, magari per limiti suoi nel (non) riuscire a giocarlo. Ma sarebbe sbagliato giudicarlo negativamente in base a questo aspetto! Così come trovo sia sbagliato giudicare negativamente uno shooter, appellandosi al classico “Si tratta della riproposizione annuale della stessa formula”, quando trama e multiplayer offrano invece una buona dose di divertimento. Soprattutto credo che si dovrebbe SEMPRE considerare che dietro a queste produzioni ci sono milioni di euro spesi e persone il cui posto di lavoro spesso dipende da una media Metacritic. Questo non significa dover essere indulgenti con i titoli recensiti, sia chiaro. Ma almeno cauti sì!

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