Nella causa che ha visto contrapposto Nintendo al famoso ma ormai defunto sito RomUniverse oltre ai 2 milioni di danni che la società deve pagare al colosso nipponico si aggiunge ora l’ordine di distruggere i giochi piratati.
Tutto era cominciato a maggio del 2021 quando la Corte della California aveva stabilito un risarcimento di 2.1 milioni di dollari che RomUniverse, nella persona di Matthew Storman, avrebbe dovuto versare. A maggio, però, quello che Nintendo non era riuscita ad ottenere era un ordine che impedisse a Storman di eventualmente ricominciare da qualche parte ricreando RomUniverse.
Adesso, la Corte ha invece deciso che tutti i giochi piratati di RomUniverse debbano essere distrutti per evitare definitivamente che il sito qualche modo possa tornare ad operare.
Nintendo versus RomUniverse, vittoria della grande N
Non è la prima volta che Nintendo se la prende con i siti online che promettono versioni piratate dei giochi per le sue console. In totale, per esempio nel 2018, la società giapponese riuscì ad ottenere più di 12 milioni di dollari in danni. Arrivò poi il momento anche di RomUniverse. Il sito non è più operativo da circa un anno ma a quanto pare i due milioni di dollari di danni e il sito rimosso non sono bastati.
E non è bastato neanche che durante il processo il proprietario del sito, Matthew Storman, avesse dichiarato che in realtà lui sul sito non aveva mai caricato niente di illegale: soprattutto perché in una dichiarazione precedente aveva invece testimoniato che qualcuno con il profilo admin aveva effettivamente caricato Rom di prodotti protetti da copyright di Nintendo.
Arriva adesso la notizia che la vittoria di Nintendo è definitiva. Quello che mancava, infatti, era un ordine che vedesse la distruzione definitiva del materiale presente sul sito. Ora, la grande N ha ottenuto che una Corte federale della California firmasse un’ingiunzione per obbligare il sito a distruggere il proprio contenuto e a non tornare online.
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In prima istanza, lo scorso maggio, Nintendo non era riuscita ad ottenere questo ordine perché il giudice dell’udienza aveva ritenuto un segnale sufficiente il fatto che il sito fosse stato rimosso. Ora, quelli di RomUniverse dovranno firmare un foglio in cui dichiarano sotto la propria responsabilità che hanno eseguito l’ordine come gli è stato richiesto.