Chibi-Robo! Zip Lash – la recensione

Sono ormai lontani i tempi in cui il piccolo Chibi-Robo saltellava qua e là all’interno della casa della famiglia Sanderson in funzione di “robottino tuttofare”, pulendo un soprammobile o spazzando per terra: si parla di quasi 10 anni fa, quando il protagonista della saga debuttava su Gamecube con un ottimo adventure 3D che, come la console ospitante, non ha riscosso il successo meritato.
Svariati capitoli dimenticabili dopo, Nintendo ha deciso di riportare Chibi nelle case e nelle tasche di tutti noi, visto che Zip Lash, questo il sottotitolo del nuovo episodio, segna il debutto della serie sul portatile 3DS.
Anche il nostro amico, in occasione della nuova uscita, ha allargato i propri orizzonti, abbandonando la casa dei Sanderson e mettendosi in viaggio per i vari continenti del mondo: la trama ci parla di un’invasione aliena che solo il piccolo robottino può sventare grazie alla sua unica, nonché specialissima arma, la spina che si porta dietro.
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La sensazione generale che permane per tutta la durata dell’esperienza è che Chibi-Robo! Zip Lash sia stato realizzato con un po’ di superficialità.

Il gioco è questa volta il più classico dei platform 3D a scorrimento orizzontale, e come avrete intuito poco fa la spina allungabile del protagonista è il fulcro del gameplay, in quanto unico oggetto a disposizione per tutta la durata dell’esperienza: grazie al “laccio” si possono compiere tutte le azioni necessarie a portare a termine i 35 livelli di cui è formata la storia del gioco.

Il level design non è proprio il pezzo forte di Zip Lash, in quanto si ha sempre la vaga sensazione di ripetere lo stesso livello.

Poco fa abbiamo affermato che il titolo è a scorrimento orizzontale, ma grazie alla peculiarità del protagonista la maggior parte dei livelli è strutturata anche in verticale: capita diverse volte nel corso di uno stage di doversi agganciare agli appigli arancioni situati in posizioni sopraelevate per poter superare ostacoli di diverso tipo, come burroni e altro.
Ci sono due diversi modi per lanciare la spina allungabile di Chibi: tramite la pressione di X si effettua il lancio corto, utile per salti rapidi e di breve distanza, così come per sconfiggere i nemici vicini; con Y invece si “carica” il lancio per poter raggiungere appigli più lontani e per abbattere più nemici uno dietro l’altro.
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Per rendere la spina più lunga è necessario raccogliere dei power-up in giro per i livelli, e andando avanti nel corso della storia si entra in possesso anche di nuove utili abilità per la stessa, per esempio la possibilità di eseguire lanci “con sponde” contro le pareti o lanci infuocati per fondere blocchi di cemento che ostruiscono il passaggio.
Durante il proseguo della trama si vanno a esplorare diversi continenti: Oceania, Nordafrica, Caraibi, Europa, America del Nord, Polo Sud, ognuno formato da cinque livelli più uno stage extra in cui affrontare il boss dell’area; c’è da sottolineare che il level design non è proprio il pezzo forte di Zip Lash, in quanto si ha sempre la vaga sensazione di ripetere lo stesso livello, sia per come viene strutturato in sé che esteticamente.
A spezzare la monotonia intervengono alcuni piccoli fattori di poco conto, come le stanze nascoste in cui raccogliere tutte le monete entro il tempo limite o la raccolta degli onnipresenti collezionabili, che contribuiscono a far guadagnare maggiori riconoscimenti al termine di ogni livello.
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Poteva mai mancare l’Amiibo dedicato al simpatico Chibi? Ovviamente no! La statuetta dedicata al robottino viene venduta sia singolarmente che in bundle con il gioco: una volta attivata in game rende possibile la trasformazione del protagonista in Super Chibi-Robo, con relativo incremento di velocità e forza, come se il gioco non fosse già troppo semplice di suo, viene da aggiungere.

La spina allungabile del protagonista è il fulcro del gameplay, in quanto unico oggetto a disposizione per tutta la durata dell’esperienza.

Basterà infatti solo una manciata di ore per portare a termine le avventure dell’omino di latta, sicuramente non più di una decina anche per chi desidera perderci un po’ di tempo in più per collezionabili o riconoscimenti di fine livello.
Sotto il lato tecnico, come accennato sopra, il titolo lascia abbastanza a desiderare: i modelli di Chibi e degli altri personaggi che appaiono sono ben realizzati, ma il design dei livelli e la ripetitività delle location non è all’altezza delle migliori produzioni Nintendo, da sempre regina in questo campo.
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La sensazione generale che permane per tutta la durata dell’esperienza è che Chibi-Robo! Zip Lash sia stato realizzato con un po’ di superficialità, senza la consueta dedizione infusa in ogni prodotto realizzato dalla grande N; il ritorno di Chibi-Robo è un esperimento riuscito a metà, ed è un vero peccato per una console dove un platform di livello non si vede ormai da anni.

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