Film che diventano videogiochi: un passaggio molto difficile, che alcuni titoli non sono riusciti a fare con successo.
“Super Mario Bros – Il Film”, “The Last of Us”, “Detective Pikachu”: questi titoli sono solo alcuni dei grandi successi cinematografici (o televisivi) degli ultimi anni che sono stati tratti da videogiochi. Gli ultimi anni sono stati un periodo inaspettatamente florido per questo tipo di produzioni. Molti film e serie tv basate sui videogiochi sono arrivate e molti altri stanno per arrivare: tra i più attesi ci sono “Minecraft: The Movie”, “BioShock” e “Sonic the Hedgehog 3”.
Ma se da una parte ci sono molti successi cinematografici tratti da videogiochi, non si può dire altrettanto del contrario. Sono usciti diversi videogiochi tratti da film molto popolari, ma in diversi casi sono stati degli insuccessi di pubblico e anche di critica. La sfida principale è che, mentre un film racconta una storia in modo lineare in un tempo determinato, un videogioco richiede interattività, decisioni del giocatore e un gameplay avvincente. Tradurre l’esperienza cinematografica in un’esperienza ludica non è un compito semplice e, come vedremo, ci sono stati alcuni tentativi notevolmente malriusciti.
Quando un film non riesce a diventare un videogioco
Uno dei primi esperimenti è stato il gioco di “E.T. L’Extraterrestre“, spesso citato come uno dei peggiori videogiochi di tutti i tempi. Basato sul successo cinematografico omonimo, il gioco per Atari 2600 è diventato leggendario per i suoi difetti. Prodotto in soli cinque settimane per sfruttare le vendite natalizie dopo il grande successo del film, il gioco era confuso, visivamente poco attraente e con meccaniche frustranti. Atari aveva investito una fortuna per i diritti del gioco e il suo flop gettò addirittura l’azienda in una crisi finanziaria.
“Ghostbusters” è un altro esempio di un gioco che non ha reso giustizia al film da cui trae ispirazione. Mentre alcune versioni erano passabili, quella per NES del 1986 è stata giudicata da molti difficilmente giocabile. Un altro esperimento poco riuscito fu il gioco di “Fight Club“, che sicuramente risentì delle tempistiche di rilascio. Il gioco è infatti arrivato cinque anni dopo il film, questo gioco d’azione avrebbe dovuto catturare l’essenza oscura e provocatoria del film. Invece, ha scelto di ignorare completamente le complesse tematiche del film, optando per un semplice picchiaduro che mancava di profondità e carattere.
Un altro pessimo esperimento fu il gioco di “Charlie’s Angels”. Sviluppato da Neko Entertainment, il gioco presentava animazioni goffe, modelli dei personaggi di bassa qualità e una serie di bug che ne compromettevano la giocabilità. E l’elenco non finisce qui, ma anzi prosegue con titoli come “La Mummia“, “Rambo The Video Game“, “Men In Black The Game“, “Die Hard Trilogy“, che si sono guadagnati tutti un pessimo ricordo da parte dei fan.