Deve essere stato davvero un brutto colpo per Epic scoprire che uno dei suoi dipendenti si stava arricchendo sotto banco con codici Fortnite smerciati al mercato nero. Ovviamente si è già messa in moto la macchina legale.
Che le grandi società che producono videogiochi debbano difendere la propria sopravvivenza da chi si introduce illegalmente nei database e magari smercia materiale non autorizzato è cosa nota.
Come pure sappiamo bene la situazione che riguarda i bagarini che, sfruttando la tecnologia, riescono molto spesso a mettere le mani su quantità importanti di oggetti per poi rivenderli e guadagnare sulle spalle di giocatori e developer. Ma è la prima volta che ci imbattiamo in una storia che riguarda un dipendente.
Contractor beccato a vendere codici Fortnite
Le informazioni sono iniziate a girare sui social e in particolare su Twitter. Dall’account FN News leggiamo: “un ex impiegato russo di Epic generava codici per il piccone Minty e li rivendeva al mercato nero. Il soggetto ha anche diffuso notizie riguardo i compensi delle mappe prodotte dai creator, promosso nella sezione Discovery le mappe prodotte dagli amici e cercato anche di modificare mappe esistenti sperando di farle scomparire“.
In un secondo messaggio, che è stato du nuovo riportato da FN News, si chiarisce che Epic ha già preso provvedimenti bloccando l’account di questo impiegato e ha eliminato diversi video riguardanti il soggetto in questione. Ma come era possibile per questo impiegato produrre i codici per il videogioco? Perché si trovava nella comoda posizione di community operations manager.
Da parte della società è arrivata anche la notifica che è ovviamente in corso una indagine approfondita riguardo il comportamento di questo soggetto. L’eliminazione dei video che lo riguardano servono a tutelarne comunque la privacy. Una mossa saggia dato che non è difficile immaginare la quantità di giocatori di Fortnite venuti a conoscenza della questione dei codici rivenduti sotto banco e soprattutto delle manovre portate avanti per favorire alcuni creatori di mappe rispetto ad altri. Sembra proprio che neanche il gioco di Epic sia al sicuro dai franchi tiratori che cercano di tirare acqua al proprio mulino, creando però problemi a tutta la community.