È stato eletto dalla rete il videogioco più famoso dell’anno. E allora cerchiamo di scoprire come si gioca a Connections.
Stando a quello che si può ricavare chiedendo a Google tra i 10 videogiochi più famosi e più ricercati del 2024 in cima ai desideri c’è Connections.
Eletto come videogioco più famoso in assoluto Connections ha superato anche giochi famosissimi come Palworld, Black Myth Wukong e altri titoli mobile solidissimi. La domanda adesso è: come si gioca? Cerchiamo di capirlo e anche di capire perché tutto il mondo vuole Connections.
Il mondo dei videogiochi, come qualunque altra creazione del genere umano, è variegato e cerca di dare a tutti qualcosa. Per quanto però si possa dare il massimo, a volte è il gioco più semplice che vince su tutti. Ed è veramente il caso di Connections. Si tratta di uno dei giochi offerti gratuitamente dal New York Times.
La versione digitale interattiva della pagina delle parole crociate che si trova immancabilmente su tutti i giornali e che molto spesso viene messa da parte fino a quando non c’è tempo per riflettere bene sulle definizioni. Connections, per chi fosse pratico di Settimana Enigmistica da noi, funziona un po’ come Il Bersaglio.
Ci sono una serie di parole che devono essere collegate tra loro perché hanno tutte quante un elemento in comune. Scoprire questo elemento in comune chiaramente è lo scopo principale del gioco. Connections viene aggiornato una volta al giorno e c’è sempre un puzzle nuovo per chi è particolarmente affamato ( altro che Genshin Impact).
Il gioco è talmente tanto famoso che anche tantissime testate mondiali hanno un articolo che esce quotidianamente con gli indizi per aiutare chi magari non riesce a risolvere da solo il puzzle del giorno. Per il pubblico nostrano potrebbe essere un ottimo esercizio soprattutto per la lingua inglese. Connections, infatti, è ovviamente pensato per un pubblico anglofono e le parole sono tutte in inglese.
La difficoltà dello schema da risolvere è variabile e gli viene di solito attribuito un punteggio che va da 1 a 5. Ogni schema può essere poi risolto con un massimo di 4 errori e ogni volta che si costruisce il quartetto corretto le altre parole vengono leggermente rimescolate.
Connections fa parte del gruppo dei giochi che il New York Times offre gratuitamente insieme al famosissimo Wordley, uscito ormai nel 2021, e al molto più recente Strands che, sempre facendo il confronto con le parole crociate, assomiglia a quei giochi in cui in un mare di lettere che sembrano casuali occorre ritrovare delle parole complete. Sono tutti quindi piccoli esercizi mentali che si possono portare avanti senza troppi problemi. Di puzzle simili a quelli offerti dal New York Times se ne trovano moltissimi sotto forma di app sul Play Store e sullo App Store. Anche con versioni in lingua italiana.
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