Il numero di persone che ogni giorno in tutto il mondo fanno acquisti su Amazon è enorme ma potrebbe ridursi all’improvviso: queste indagini potrebbero infatti cambiare di molto le cose.
In una parte di mondo si sta muovendo qualcosa che potrebbe creare un effetto domino su tutte le propagini di Amazon e far aumentare i prezzi nel prossimo futuro.
Dopo le indagini cui per esempio l’ha sottoposta l’autorità americana e mentre si prepara forse una azione simile all’interno dell’Unione Europea, è notizia recente che anche Amazon Japan ha problemi con il dipartimento che si occupa nel Paese di controllare il commercio e la libera concorrenza.
Che cosa potrebbe succedere se questa indagine, quella americana e quella europea scoprissero che effettivamente il colosso dell’e-commerce che sorride sempre non si comporta come dovrebbe?
Secondo le informazioni raccolte e ridistribuite da The Japan Times il problema, oggetto anche di alcune notizie arrivate a Reuters da una fonte anonima, verrebbe da una pratica che il colosso dell’ e-commerce fa passare come un altro modo comodo con cui gli utenti possono fare shopping. Le cosiddette buy box.
Si tratta di un sistema per cui, chi rientra in una serie di parametri, vende i propri prodotti tra i raccomandati agli utenti. Essere in quegli spazi raccomandati significa trovarsi prima degli altri davanti a un potenziale cliente e quindi poter guadagnare sulla concorrenza. Ma, questo quello che sta emergendo, per riuscire ad essere in questa posizione privilegiata Amazon richiederebbe ai venditori di sottostare ad alcuni vincoli che ledono i diritti dei venditori, quelli dei consumatori e la libera concorrenza. Per fortuna questo orologio non è su Amazon.
Amazon infatti costringerebbe i venditori a offrire prezzi stracciati per poter essere tra i prodotti raccomandati e poi ad utilizzare tutta una serie di servizi accessori per gestire la vendita e il pagamento. Le offerte che sembrano tante volte davvero allettanti, potrebbero quindi essere in Giappone, come nel resto del mondo, frutto del modo poco corretto con cui Amazon controlla i venditori.
Da parte sua, Amazon Japan ha rilasciato un commento in cui fa sapere che la società sta collaborando con le autorità. Per ora si tratta di un sospetto e le autorità giapponesi dichiarano di voler continuare ad esaminare la questione per riuscire ad arrivare alla verità.
Per i clienti di Amazon potrebbe quindi esserci, se emergesse che effettivamente la società applica pressioni scorrette sui venditori per poter avere prezzi stracciati rispetto ad altre piattaforme, un riassestamento dei prezzi e probabilmente questo sarebbe al rialzo. Come accennavamo all’inizio, però, non c’è solo quello che sta accadendo ad Amazon Japan.
Anche nell’Unione Europea qualcosa dovrebbe muovere l’anno prossimo per indagare riguardo alcune pratiche scorrette. In particolare quella di dare ai propri prodotti, quelli marchio Amazon, un vantaggio scorretto rispetto ai prodotti degli altri venditori. Alla base ci sarebbe una violazione del DMA, il nuovo regolamento che riguarda tutte le grandi piattaforme online, quindi anche Amazon.
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